La storia del fotogiornalismo è fortemente legata agli inizi della fotografia. Da quando le persone sono riuscite a creare immagini permanenti, erano interessate a documentare la loro vita e a presentarla al resto del mondo. Quando pensiamo al fotogiornalismo, la seconda guerra mondiale ci viene in mente molto rapidamente come l’evento che è stato coperto dai fotoreporter. Tuttavia, quando ho cominciato ad analizzare questa tipologia di fotografia, ho scoperto che il fotogiornalismo è nato molto prima. L’argomento sembrava essere più ampio di quanto pensassi. Poco noto è il fatto che la storia del fotogiornalismo risale addirittura al 1840.
I fotoreporter sono un gruppo sottovalutato che ha fatto un lavoro importante nel mantenere un popolo informato nella nostra società. Sono, infatti, una parte intrinsecamente importante di una democrazia funzionante. È sempre un argomento molto popolare tra tutti i fotografi quando lo trattiamo qui, così abbiamo deciso di mettere insieme una breve storia del fotogiornalismo.
Il fotogiornalismo differisce da altri tipi di fotografia commerciale che coinvolgono le persone. Come nel giornalismo tradizionale, il compito del fotogiornalista è quello di documentare una storia reale nel modo più autentico possibile e con la massima integrità giornalistica.
Utilizzando le immagini per comunicare le notizie, il fotogiornalismo ha plasmato il modo in cui vediamo il mondo dalla metà del 19° secolo. Ciò che è iniziato come fotografia di guerra si è lentamente esteso ad altri eventi degni di nota, tra cui lo sport, e anche alla narrazione in forma estesa attraverso i saggi fotografici.
Mentre alcuni dicono che il suo periodo d’oro è passato da tempo con la chiusura di riviste fotografiche come LIFE, i fotogiornalisti si stanno adattando, utilizzando nuove tecnologie e sbocchi per continuare a raccontare le storie importanti della società contemporanea. Diamo uno sguardo alle origini del fotogiornalismo e al suo viaggio attraverso la storia, dalle prime storiche, alle controversie e ai fotografi iconici.

Il fotogiornalismo moderno, come lo conosciamo ancora oggi, ebbe inizio nel 1925, quando fu costruita la prima fotocamera compatta. C’è una ragione per cui così tanti fotoreporter hanno preferito una Leica per tutta la loro vita e il marchio tedesco di fotocamere è sempre stato collegato al fotogiornalismo. Leica fu semplicemente il primo produttore a produrre una fotocamera compatta a pellicola 35mm con un sistema di flash.
Questa macchina fotografica permetteva al fotografo di essere più flessibile e di essere più al centro dell’azione. Prima dell’introduzione di questa macchina fotografica, i fotografi dovevano utilizzare macchine fotografiche ingombranti, relativamente lente e difficili da spostare.
Con quelle macchine fotografiche era impossibile creare fotografie di strada (quindi catturate quasi di nascosto), né si poteva passare rapidamente a scene d’azione.
Le macchine fotografiche dettavano il modo in cui i fotogiornalisti si avvicinavano ai loro progetti e come potevano mostrarli. Dovevano trarre il meglio da tutte le limitazioni tecniche. La nuova Leica ha dato loro molta più libertà e ha aperto l’approccio moderno al fotogiornalismo.
Si può dire che ora, per la prima volta, era possibile creare fotografie veramente candide e mostrare la vita della strada o della città come era realmente, invece di avere persone che stanno ferme per una fotografia in posa.