Glossario di Fotografia

A

A/D – [vedi “conversione A/D”]

A0, A1, A2, A3, A4, A5, A6 – Denominazione indicante le dimensioni di diversi formati di carta. La particolarità che ne ha fatto la fortuna è che sono ciascuno grande la metà del precedente: una pagina A3 è 29,7 x 42cm, una pagina A4 è 21 x 29,7cm, una pagina A5 è 14,8 x 21cm, una pagina A6 è 10,5 x 14,8cm. Il rapporto fra altezza e larghezza di una pagina è pari alla radice di 2.

Aberrazione cromatica – Distorsione causata dalla differente rifrazione dei raggi luminosi, per cui le diverse lunghezze d’onda vengono rifratte in modo diverso e messe a fuoco a distanze diverse; questo crea un effetto molto evidente se si usano lenti non trattate e si effettuano elevati ingrandimenti: i contorni delle figure appaiono, anziché netti, sfumati in tutti i colori dell’arcobaleno.

Aberrazione sferica – Effetto causato dalla curvatura sferica delle lenti, per cui i raggi di luce che colpiscono le zone marginali dell’obiettivo sono focheggiati su un punto leggermente diverso; solitamente si rimedia a questo difetto chiudendo maggiormente il diaframma, per cui vengono usate via via le parti della lente più prossime al centro, escludendo quindi quelle estreme, ed aumentando così la precisione della focheggiatura del soggetto.

AC-3 (Audio Compression 3) – Sistema di compressione usato per codificare il segnale audio e fornirlo di 5.1 canali: Left, Right, Center, Surround Left, Surround Right, Low Frequency Effects, ossia il cosiddetto “subwoofer”, per il collegamento 5+1, mentre per il 6+1 va aggiunto un canale surround centrale. [vedi anche “Dolby Digital”]

Acceleratore grafico – Scheda video per il Personal Computer dotata di un processore dedicato per la grafica. Permette prestazioni migliori rispetto alle schede video tradizionali, in particolar modo nelle visualizzazioni di animazioni, video MPEG e giochi 3D.

Active control – Sistema che analizza il segnale in ingresso nei televisori e regola automaticamente i parametri per la migliore ottimizzazione dell’immagine, ossia nitidezza, rumore, colore, contrasto e formato.

Active Control – Sistema per cui il televisore analizza automaticamente il segnale in ingresso e regola i parametri chiave dell’immagine: rumore, nitidezza, colore, contrasto e formato, fornendo l’immagine migliore in qualsiasi momento.

Adattatore PCMCIA – Scheda di installazione che permette il collegamento di un dispositivo esterno, quali le memorie flash (CompactFlash, CompactFlash II, SmartMedia, MemoryStick, MultiMedia, SD), con determinate periferiche. Una volta inserita la scheda di memoria nell’adattatore, questo si comporta come una normale scheda PCMCIA [vedi], consentendo quindi di elaborare i contenuti tramite un computer equipaggiato di lettore apposito, un portatile, e perfino quelle fotocamere professionali che utilizzano schede PCMCIA. Infine, nel caso di adattatori per SmartMedia, MemoryStick, MultiMedia, nell’adattatore è incluso il controller ATA.

ADC (Analog to Digital Converter) – Circuito che effettua la conversione Analogico-Digitale. [vedi anche “conversione A/D”]

Adobe Acrobat – Programma utilizzato per visualizzare file in formato PDF; il software visualizza documenti e grafici con lo stesso layout e la stessa struttura dell’originale.

Aerografo – Strumento disponibile in tutti i programmi di grafica. Simula l’effetto di un vero aerografo, in cui la vernice viene emessa nebulizzata tramite uno spray, disegnando con un tratto dai contorni sfumati e semitrasparenti. [vedi anche “brush”]

AE – [vedi “auto exposure”]

AF (Auto Focus) – Funzione che consente di mettere a fuoco automaticamente il soggetto che si sta inquadrando, ricavando la distanza media di tutto ciò che viene inquadrato o di ciò che compare al centro dell’immagine. Vedi anche: Messa a fuoco automatica

AF multizona – Funzione di videocamere e fotocamere che consente di mettere a fuoco automaticamente il soggetto che si sta inquadrando. In questo caso, a differenza dell’AF semplice, l’automatismo tenta di mettere a fuoco nel miglior modo possibile una o più ”zone” all’interno della scena. [vedi anche “messa a fuoco automatica”]

AF servo – Meccanismo che, se usato con un soggetto in movimento, invece di bloccare la messa a fuoco durante una raffica di scatti, la reimposta continuamente, mantenendo il soggetto a fuoco anche se la distanza dovesse nel frattempo variare. [vedi anche “Auto Focus”]

AF TTL (Auto Focus Through The Lens) – Sistema di messa a fuoco automatico (AF) con lettura esposimetrica attraverso l’obiettivo (TTL). Il sensore autofocus è posto dietro l’obiettivo e a volte coincide con lo stesso sensore CCD; questo comporta una funzionalità ottimale in fase di ripresa anche in presenza di convertitori e filtri aggiuntivi, che genericamente alterano le caratteristiche dell’obiettivo. In alcuni casi il sensore TTL misura il contrasto dell’immagine (o il contrasto di fase, cioè misurato solo sulle righe e non sulle colonne), garantendo una messa a fuoco perfetta sulla porzione più grande possibile dell’immagine. Vedi anche: Auto Focus, CCD (Charge-Coupled Device

Airbrush – Vedi anche: Aerografo

Aliasing – ffetto ottico a gradini (in gergo jaggies) che si manifesta nelle immagini digitali usando una risoluzione troppo bassa; l’immagine apparirà ”a quadretti” anziché sfumata. Vedi anche: Anti-aliasing

ALM (Advanced Load Management) – Tecnologia utilizzata nei sistemi Dual Band che permette la conversione automatica tra reti a 900 e 1800 Mhz.

Alpha (alfa, canale) – Mappa dell’opacità dell’immagine che, sovrapposta all’immagine stessa, permette di vedere quali zone sono opache (anche parzialmente) e quali sono trasparenti (anche parzialmente); permette di “forare” in modo graduale la parte trasparente dell’immagine per vedere un’altra immagine sottostante.

Alpha blending – Tecnica utilizzata per controllare la trasparenza degli oggetti, gestendo appunto il livello di trasparenza (o di opacità) dei pixel rispetto ai livelli sottostanti. Con questa operazione, attraverso il “canale” Alpha, è possibile utilizzare due texture complete calcolandone punto per punto la risultante e mescolando così una immagine con un’altra. È il sistema che permette di simulare la foschia, la trasparenza dell’acqua, la visione attraverso vetri sporchi.

ALS (Alternative Line Service) – Tecnica che consente di gestire contemporaneamente due numeri telefonici utilizzando la stessa SIM card.

Alta definizione (HDTV) – Standard di 1250 linee di risoluzione orizzontale e formato di immagine in 16:9. Il numero di linee TV, solitamente di 625, è quindi raddoppiato, offrendo una qualità d’immagine simile alla pellicola cinematografica.

AME (Auto/Manual Exposure) – Esposizione automatica o manuale.

Amplificatore integrato HT – Dispositivo analogico o digitale in grado di incrementare l’ampiezza di un segnale in ingresso e/o la potenza. E’ formato da due stadi: preamplificatore e finale di potenza. Quando i due stadi sono riuniti in un’unica apparecchiatura si parla di amplificatore “integrato”.

Anamorfico – Formato che consente di sfruttare il più possibile i pixel disponibili nel fotogramma standard Dvd (720 x 576 punti per il Pal), colmando gran parte del quadro anche quando il film originale ha un aspetto visivo in cui la larghezza è molto maggiore dell’altezza. Con questa tecnica si riesce a far vedere la stessa immagine sia nel formato 16:9 (widescreen), che nel formato classico standard di 4:3. Durante la visione del Dvd, infatti, il lettore riconosce la registrazione anamorfica e, nel caso dei televisori 4:3, riduce il numero di righe per comprimere i fotogrammi in senso verticale, in modo da restituire le giuste proporzioni alle immagini, mentre per i monitor 16:9 mantiene inalterato il flusso video, lasciando al televisore il compito di allargare la scena affinché questa riempia orizzontalmente lo schermo e riacquisti l’aspetto visivo corretto.

Anello adattatore – Anello che adatta il diametro anteriore di un obiettivo all’uso di ottiche aggiuntive di differente diametro (maggiore o minore).

ANSI (American National Standards Institute) – Organizzazione americana che stabilisce gli standard industriali per la misurazione della luminosità.

ANSI Lumen – Unità di misura standard della quantità di luce emessa da un videoproiettore. 1 Lumen equivale al flusso luminoso generato da una sorgente con intensità pari ad una candela.

Anti occhi rossi – Vedi anche: Riduzione effetto occhi rossi

Anti-aliasing – Insieme di tecniche ed accorgimenti per ridurre l’effetto dell’Aliasing [vedi], quindi utilizzate per ridurre la scalettatura (in gergo jaggies) dei bordi degli oggetti; questo avviene attraverso l’uso di algoritmi matematici, come il Floyd-Steinberg ed altri ancora.

AoC (Advice of Charge) – Sistema che permette di visualizzare il credito residuo sul display del telefono cellulare.

Apertura del diaframma – Rapporto fra il diametro del diaframma e la lunghezza focale. Espresso genericamente con una frazione, è regolabile in modo da dosare opportunamente la quantità di luce e impostare la profondità di campo desiderata; la scala delle aperture è dimensionata in modo che, passando da un’apertura alla successiva (a parità di obiettivo e otturatore), tale quantità si dimezzi ogni volta. Tipici valori di apertura sono: f/2 – f/2,4, f/11.

APS (Automatic Paper Selection) – Funzione di una stampante che permette di selezionare automaticamente i percorsi carta tramite opportune sequenze di comando.

Artefatto (artifact) – Difetto dell’immagine digitale, come una macchia oppure una sfumatura, non presente nell’immagine reale. Può essere dovuto ad una qualsiasi fase dell’elaborazione, ma è spesso legata alla compressione dell’immagine. [vedi anche “compressione”]

Asferica – Lente presente tra le componenti dell’obiettivo in grado di ridurre l’effetto dell’aberrazione cromatica[vedi].

Aspect ratio – [vedi “rapporto d’aspetto”]

ATA – Nome della specifica che definisce l’interfaccia IDE, acronimo di Integrated Device Electronics. I due termini sono in realtà usati come sinonimi, per indicare un’interfaccia per la connessione di dischi rigidi, dove ATA garantisce il supporto di Hard Disk entro specifiche dimensioni: ATA-2 (o Fast ATA) che supporta dischi fino a 1 GB, una velocità fino a 11 MB/s e aggiunge il trasferimento DMA (un canale di comunicazione diretto fra la periferica e la memoria centrale) e il Plug and Play, la cui implementazione è l’interfaccia EIDE; ATA-3, un ulteriore miglioramento (fino a 8,4 GB e 22 MB/sec), che aggiunge anche le funzioni “Smart” per il controllo dello stato del disco. Le versioni attualmente più avanzate sono Ultra ATA (anche detta Ultra DMA), che arriva a 33 MB/s, e Ultra ATA/66 (o Ultra DMA/66), che arriva a 66 MB/s.

Auto Exposure – [vedi “esposizione automatica o programmata”]

Auto Focus – [vedi “messa a fuoco automatica”]

Autoscatto – Funzione che permette alla fotocamera di scattare una fotografia automaticamente, tramite un timer che entra in funzione dopo 10 secondi dalla pressione dello scatto [vedi].

AVI (Audio Video Interleaved) – Estensione software sviluppata da Microsoft ed utilizzata per registrare e riprodurre filmati multimediali; è utilizzato da ActiveMovie o Video for Windows per il trattamento dei file contenenti immagini e audio digitali in ambiente Windows. La struttura del file AVI comprende sequenze costituite da immagine e relativo suono posti in successione; da qui la definizione di interleaved, ossia di audio video intervallati. Nacque in contrapposizione al formato MOV (QuickTime) di Apple, prima che il formato MPEG si affermasse.

B

Background – Letteralmente “sfondo”. Indica la modalità in cui lavora un programma quando è stato attivato, ma non è presente in primo piano o nella finestra attiva. Solitamente ai processi in background viene attribuita priorità inferiore rispetto al programma in primo piano o attivo e solitamente rimane invisibile a meno che l’utente non chieda espressamente di portarli in primo piano. In genere solo i sistemi operativi multitasking sono in grado di supportare l’elaborazione in background; tra questi sistemi, Windows 95/98 e NT, UNIX e OS/2 permettono di passare da un’applicazione a un’altra lasciandone lavorare alcune in background. Esempio tipico è l’invio in stampa di un documento Word mentre si continua a lavorare su un foglio Excel. Vedi anche: Foreground

Banding – Difetto che produce un improvviso passaggio da una tonalità all’altra alterando la morbida gradualità dell’immagine originale. Tale effetto comporta la comparsa nelle immagini stampate, soprattutto fotografiche, di striature e bande orizzontali.

Barrell (Distrorsione) – Distorsione che ridimensiona o ingrandisce la parte centrale dell’immagine, dandole l’aspetto di un ”barile” o di un ”cuscino” anziché quello di un rettangolo. I monitor moderni hanno di solito una apposita regolazione per ridurre questo difetto.

Bass Reflex – Tipo di carico acustico che consente ad una parte dell’emissione posteriore dell’altoparlante di sommarsi a quella anteriore. In questo modello per unità di bassa frequenza, l’onda posteriore di un altoparlante, opportunamente rifasata attraverso un condotto di lunghezza e sezione calibrate, si somma all’emissione principale estendendone la risposta verso le frequenze più basse.

Bi-Wiring – Letteralmente “doppio collegamento”; indica un sistema di collegamento dei diffusori all’amplificatore, per cui si utilizzano due doppi cavi per ogni diffusore anzichè un unico doppio cavo. Solitamente tutti i diffusori dotati di doppia morsettiera permetteno il bi-wiring. A volte, seppur molto più raramente, la presenza di una doppia o tripla morsettiera indica che il diffusore consente la bi o tri-amplificazione tramite crossover elettronico esterno.

Bilanciamento del bianco – Operazione che consente di restituire ai colori le loro tonalità naturali. A seconda della temperatura del colore della sorgente luminosa che illumina il soggetto fotografato, quest’ultimo potrà apparire in fotografia leggermente colorato di arancione o di celeste: attraverso il bilanciamento del bianco si cerca di bilanciare i colori in modo da restituire una tonalità neutra, che rispetti quindi i colori naturali del soggetto. Tutte le fotocamere digitali hanno la possibilità di bilanciare l’effetto di luci diverse oltre quella solare, modificando lievemente i colori nella foto. Quasi tutte tentano di riconoscere il tipo di luce basandosi sulle tonalità prevalenti nell’immagine (bilanciamento automatico), ma molti modelli consentono anche di informare la fotocamera del tipo di sorgente luminosa che illumina la scena inquadrata, scegliendolo da un menù. Esistono inoltre molte impostazioni funzioni del bilanciamento di bianco: Hold, consente di fissare il valore attualmente selezionato; Indoor, consente di controllare il bilanciamento del bianco in base alle caratteristiche dell’ambiente interno; Outdoor, consente di controllare il bilanciamento del bianco in base alle caratteristiche dell’ambiente esterno.

Bit rate – Indica la quantità di “bit per secondo” necessari per trasmettere un segnale digitale.

Bitmap – Immagine composta da singoli punti chiamati pixel. A ciascun pixel viene assegnato una posizione e un valore di colore specifici, così da formare un mosaico. Le immagini bitmap dipendono dalla risoluzione, infatti sono costituite da un numero fisso di pixel: ridimensionarle sullo schermo o stamparle ad una risoluzione superiore a quella con cui sono state create, vuol dire ottenere immagini sgranate e poco nitide.

BLC (Beam Landing Correction) – Funzione in grado di garantire un perfetto controllo del colore in ogni momento, tramite una compensazione effettuata sullo sfondo.

Blocco dell’esposizione (Blocco AE) – Funzione che permette di bloccare l’esposizione automatica; in genere presente nelle macchine digitali più costose. Questo blocco consente di misurare la luce in un punto preciso dell’immagine e quindi di mantenere questa impostazione mentre viene composta l’inquadratura; è possibile quindi sovra- o sotto-esporre le nostre foto. L’utilità di questa funzione si presenta soprattutto in caso di scatti a raffica, di foto panoramiche, o in una situazione di illuminazione posteriore, ossia quando il soggetto è illuminato alle spalle.

Blooming – Effetto visivo causato da una eccessiva esposizione (sovraesposizione) alla luce del CCD [vedi]: un’intera area dell’immagine appare completamente bianca.

Bluetooth – Tecnologia di scambio dati via onde radio a 2,4 Ghz, con copertura da 10 a 100 metri anche in presenza di ostacoli. La trasmissione è omnidirezionale e punto-multipunto.

Blur (sfocatura) – Effetto disponibile su tutti i programmi di grafica che consente, attraverso la media dei valori pixels, di allegerire i dettagli dei bordi di un’immagine, rendendola sfocata. Vedi anche: Motion blur

BMP – Formato di file di Windows per memorizzare un’immagine. Salvo nel caso di 16 o 256 colori, in cui può essere usato un algoritmo RLE per comprimere il file, non viene fatto alcun tentativo di compressione per limitarne le dimensioni, cosa che lo rende al contempo il formato più ingombrante ma anche, insieme al TIFF, il più fedele all’originale (eccetto il TIFF/48). Permette di memorizzare fino a 24 bit per pixel (true color).

Boot (avvio) – Termine di derivazione informatica che individua la fase iniziale dell’avviamento di una fotocamera.

BPI (Bits per Inch) – Indica la densità dei dati presenti in un’immagine.

BPS (Bits per secondo) – Misura indicante la velocità di trasmissione dei dati.

Bracketing (esposizione a forcella) – Tecnica utilizzata per fare più fotografie della stessa scena usando esposizioni diverse. Con questa funzione si eseguono 3 o 5 scatti in sequenza: lo scatto centrale viene eseguito seguendo le indicazioni dell’esposimetro, mentre gli altri risulteranno rispettivamente sottoesposti o sovraesposti.

Brush (pennello) – Comando software comune ai diversi programmi di elaborazione dell’immagine. In grafica, si adopera come un normale pennello per disegnare sull’immagine.

Bubble Jet – Processo di stampa a getto d’inchiostro adottato dalla Canon. Anziché gocce, vengono utilizzate bolle che diffondono l’inchiostro attraverso piccoli aghi.

Buffer – Memoria ausiliaria, dove vengono temporaneamente depositate le immagini prima di essere elaborate; nel caso della fotografia digitale, le foto scattate vengono prima depositate nel buffer, poi memorizzate definitivamente su un supporto di memoria (scheda o disco). Questa tecnica viene utilizzata per ridurre il tempo di attesa tra uno scatto e l’altro.

C

C.L.U.T. (Color Look Up Tables) – Tavole di rappresentazione del colore, o palette dei colori, utilizzate quando un sistema non è in grado di riprodurre i toni presenti in un immagine. Una tavola,quindi, che stabilisce una corrispondenza fra l’intera tavolozza ed un sotto insieme di colori.

Calibrazione del colore – Processo che permette, con dei piccoli aggiustamenti, di produrre con scanner o stampanti dei colori il più fedeli possibili all’originale; tale risultato si ottiene controllando che le suddette periferiche siano in linea con dei valori standardizzati che producano risultati accurati e prevedibili.

CAM (Conditional Access Mode) – Tecnologia utilizzata dai sistemi digitali per decodificare i canali criptati.

Camcorder – Vedi anche: Videocamera digitale

Campionatura (sampling) – Processo di trasformazione di un segnale da analogico a digitale, detto anche “conversione A/D” [vedi], che avviene ripetutamente o ciclicamente su un segnale continuo.

Cavalletto – [vedi “treppiede”]

CCD (Charge-Coupled Device) – Dispositivo ad accoppiamento di carica. Speciale sensore ricoperto da piccoli elettrodi, distribuiti secondo una griglia e chiamati Picture Elements (Pic El, detti pixel). Il loro numero determina la risoluzione del CCD e quindi la dimensione massima in pixel delle immagini che questo può generare. Prima dello scatto, il CCD si carica in superficie di elettroni; ciascun pixel reagisce ai fotoni che cadono su di esso, producendo un accumulo di questi elettroni, proporzionale alla quantità di radiazione ricevuta. Questa carica, accumulata su ciascun pixel, viene interpretata elettronicamente e convertita in forma digitale (sequenza di numeri: 0 e 1) per poter essere analizzata ed elaborata da un processore interno alla fotocamera/videocamera, e trasformata poi nell’immagine digitale vera e propria. Ad ogni elettrodo, inoltre, è sovrapposto un filtro di colore rosso, verde e blu, in modo che allo scatto si generino tre immagini, distinte ed incomplete, ognuna caratterizzata da uno dei tre colori indicati. L’immagine finale (RGB) è ottenuta proprio con la sovrapposizione dei tre canali, rosso (Red), verde (Green), blu (Blue), e la loro interpolazione da’ origine a tutti i colori ed ai toni necessari ad una perfetta risoluzione. In sostanza, la fotocamera/videocamera calcola il colore effettivo di ciascun pixel dell’immagine facendo riferimento ai colori dei punti adiacenti. La luce registrata come segnale analogico, viene quindi digitalizzata da un campionatore, ad 8, 10, 12 o 16 bit. Il risultato produce quindi una bitmap a 24, 30, 36 o 48bit, poi ridotta al numero di bit utilizzati dal formato di memorizzazione (JPEG o TIFF a 24 o 48bit). Questo numero di bit è generalmente riportato come caratteristica del CCD (profondità del colore). Alternativi al sensore CCD sono il Complementary Metal Oxiede Semiconductor (CMOS), ossia uno speciale sensore d’immagine con tecnologia d’uso più economica rispetto a quella dell’usuale CCD, ed il sensore Foveon, dove ogni pixel del sensore si avvale di tutti e tre i filtri di colore – e non del solo rosso, verde e blu – per una riproduzione dei colori molto più fedele. Esistono poi degli speciali sensori, creati da specifiche case produttrici, come il Super CCD di 4° generazione (Super CCD HR e Super CCD SR) della Fujifilm, dove la miglioria consiste in un aumento della risoluzione ed in un incremento della sensibilità, atte a risolvere i problemi di contrasto nella riproduzione di immagini contenenti note scure e luminose.

CCD Array (fila o insieme) – Indica un insieme organizzato di componenti simili. Nei sensori d’immagine (CCD) gli elementi sensibili sono disposti secondo una matrice geometrica; grazie ad un arrangiamento di più sensori CCD (array) è quindi possibile catturare simultaneamente più pixel con una sola esposizione.

CCD trilineare – CCD specifico degli scanner. E’ composto da tre file di pixel, una per ciascuna componente del colore. Cattura solo una sottile striscia dell’immagine, per questo una scansione completa richiede lo spostamento di questa striscia, fino a coprire tutta l’immagine, operazione che può durare anche diversi minuti.

CD (Compact Disc) – Disco utilizzato per registrare informazioni; la lettura avviene tramite laser.

CD-I (CD interattivo) – Compact Disc contenente files di testo, audio, e video, che consente all’utente di interagire con quanto contenuto nel disco.

CD-R (Recordable) – CD in cui i dati, o file audio, possono essere scritti e cancellati una sola volta.

CD-R XA (CD Extended Architecture, architettura estesa) – Estensione definita da Philips e SONY. Formato che consente di realizzare CD-ROM multisessione; utilizzato nei PhotoCD. Può contenere fino a 9 ore e mezzo di musica in qualità radiofonica oppure 19 ore di musica monofonica. Il formato CD-ROM XA è conosciuto come Mode 2 (CD Rom è il Mode 1).

CD-ROM (Cd Read Only Memory) – Sigla indicante un disco di sola lettura, in cui sono archiviati dati oppure file audio.

CD-RW (Rewritable, riscrivibile) – Disco riscrivibile fino a mille volte grazie ad una formattazione, per cui è possibile cancellare il disco e ripetere l’operazione di scrittura. Attualmente esistono due tipi di CD-RW, quelli a velocità standard (fino a 4X) e quelli High Speed (fino a 10X).

Cell-broadcast – Funzione tramite cui i gestori di rete possono trasmettere messaggi informativi sul display dei cellulari. Si applica solamente ai terminali GSM, ed è utilizzato soprattutto per trasmettere informazioni di tipo geografico, per esempio la provincia in cui ci si trova in quel momento.

Center-weighted – Vedi anche: Semi-spot

CF – Vedi anche: CompactFlash

Chiamata vocale – Vedi: Voice dialing

Chroma – Saturazione del colore; corrisponde alla quantità di colore presente.

Ciano – Uno dei quattro colori utilizzati per la stampa, composto da blu e verde; gli altri colori utilizzati sono il giallo, il magenta ed il nero.

CIE (Commissione Internazionale dell’Illuminazione) – Sistema che definisce il colore per le caratteristiche fisiche, oggettive, non osservabili dall’occhio umano. Il colore viene infatti misurato fisicamente con l’apporto della Colorimetria, che definisce lo stesso colore dal suo comportamento spettrale, luci riflesse e assorbite. Il sistema CIE stabilisce in che misura i tre valori RGB sono presenti in un colore.

CIFF (Camera Image File Format) – Formato di memorizzazione delle immagini digitali. E’ una evoluzione del formato JPEG. Vedi anche: Jpeg

CLC (Color Laser Copier) – Tecnologia Canon per la stampa laser a colori.

CLR (Calling Line Restriction) – Opzione atta ad evitare che il proprio numero di telefono appaia sul display della persona chiamata.

CMOS (Complementary Metal Oxide Semiconductor) – Semiconduttore in ossido di metallo complementare; il termine CMOS indica uno speciale sensore d’immagine, utilizzato in alternativa al più comune CCD. Questo sensore assolve sia al processo di cattura dell’immagine, sia alla sua processazione digitale, effettuando però un ridotto consumo di energia. [vedi anche “CCD”]

CMY (Cyan, Magenta, Yellow) – Acronimo indicante il sistema contrapposto allo RGB, ossia operante attarverso colori primari sottrattivi: ciano (turchese), magenta e giallo, propriamente i colori complementari del rosso, verde e blu. Questo modello di colori viene prodotto dall’assorbimento della luce da parte dell’inchiostro sulla carta (con lo RGB, il modello di colori invece risulta per addizione dall’emissione della luce su di uno “schermo”) per cui le luci rossa, verde e blu vengono rimosse dalla luce bianca (intesa come assoluto) rispettivamente dai pigmenti ciano, magenta e giallo. Le percentuali dei pigmenti in questi colori possono essere variate e miscelate per ottenere tutti i colori.

CMYK (Cyan, Magenta, Yellow, blacK) – Sistema molto usato in stampa, corrisponde ad una estensione del sistema CMY; consente al contempo di ottenere stampe più nere e di consumare meno inchiostro a colori (solitamente più costoso). Il suo acronimo indica un modello di colori primari sottrattivi composto da ciano, magenta, giallo e nero (indicato con la K, blacK). Il nero viene prodotto attraverso l’uso di un componente separato, quindi evitando di utilizzare il 100% dei tre colori sottrattivi.

Coating (Rivestimento) – Processo di ricopertura, attraverso uno strato trasparente, a protezione della carta; risultati di questa operazione sono fogli lucidi (glossy), semi-lucidi o opachi (matte).

Codice temporale (Time Code) – Codice temporale registrato su nastro accanto ad ogni fotogramma, in modo da identificare la posizione di una specifica sequenza registrata. Il time code riporta l’ora, i minuti, i secondi ed il numero del fotogramma, ottenendo, quindi, una precisa individuazione (esempio:05:42:32:10 cioè 5 ore, 42 minuti, 50 secondi e 10 fotogrammi).

Colorimetro – Strumento impiegato per misurare l’assorbimento della luce visibile da parte di soluzioni colorate, determinando l’intensità di colore (chroma e luminosità). [vedi anche “chroma”, “luminosità”]

ColorSense – Tecnologia sviluppata da Kodak per gestire il colore.

Coma – Aberrazione equivalente a quella sferica, laddove i raggi di luce provenienti dal soggetto sono obliqui anzichè paralleli; di conseguenza, l’immagine di un punto risulta formata da immagini sovrapposte. Si forma quindi non una immagine puntiforme, ma una macchia deformata a forma di cometa (da cui il nome). Tale aberrazione è più evidente in obiettivi grandangolari e molto luminosi.

Compact Flash – Tra le Memorie Flash, standard molto diffuso. Hanno un formato di 43×36 mm ed uno spessore di 3mm, con controller incorporato. La capacità di memorizzazione puà variare da 2MB fino a 200MB, mentre il numero di immagini memorizzabili varia in funzione della capacità di memoria, della risoluzione delle immagini e del formato di registrazione. Le CompactFlash II sono una variante di questo formato, poco più spessa, ma di capacità superiore. Tutte le apparecchiature che mostrano il simbolo CF dentro un rombo rosso sono compatibili con questo supporto di memorizzazione.

Composizione multiscatto – Collage di fotografie, scattate in sequenza. Invece di essere visibili in carrellata, però, come in un’animazione quindi, sono poste una accanto all’altra, solitamente in un quadrato di 3 x 3 = 9 o 4 x 4 = 16 fotografie.

Compressione frattale – Algoritmo che sfrutta le proprietà dei frattali per comprimere un’immagine. Non esiste un vero e proprio formato standard che utilizzi tale compressione. Richiede generalmente tempi molto elevati sia per comprimere che per decomprimere un’immagine. Vedi anche: Compressione, Frattale

Compressione HYPER – Sistema utilizzato per comprimere le immagini fotografiche, riducendole a pochi bytes di informazione. Quando viene decompressa, l’immagine riprodotta è a bassa risoluzione, in bianco e nero.

Compressione LZW (Lempel Ziv Welch) – Compressione utilizzata nei formati GIF e TIFF. Si avvale di un algoritmo analogo a quello del formato ZIP, lasciando i colori dei pixel inalterati. E’ più efficace della compressione RLE, in quanto metodo con compressione ‘lossless’ (che non comporta perdita di dati).

Compressione RLE (Run-Length Encoded) – Compressione usata nel formato BMP (tranne in caso di immagini a 24 bit). Lascia i colori dei pixel inalterati, unendo insieme delle strisce dello stesso colore. Non comprime quindi gruppi di pixel di colori diversi (ad esempio: rosso, rosso, verde, blue, blue, blue = 2 rosso, verde, 3 blue).

Compressione – Operazione che riduce le dimensioni di un file per minimizzare il tempo di trasmissione. I file in formato BMP, GIF, JPEG, MPEG, TIFF sono compressi attraverso un algoritmo apposito, che ne riduce le dimensioni. Esistono due tipi di compressione, con perdita di qualità, quando si rivela necessario eliminare dei minuscoli dettagli (JPEG ed MPEG), e senza perdita di qualità (lossless), dove il grado di compressione è molto scarso ed i file rimangono comunque molto ingombranti (GIF e TIFF).

Contrasto – Misura della differenza di luminanza tra le parti più chiare e più scure di un’immagine. Immagini con contrasto troppo alto tendono ad avere solamente aree bianche e nere, contemporaneamente, mentre immagini con contrasto troppo basso appaiono grigiastre.

Controller ATA – Componente delle schede PCMCIA e CompactFlash, presente anche negli adattatori PCMCIA per gli altri tipi di schede, atta a far riconoscere questi supporti di memoria al computer come se fossero dischi rimovibili di varia capacità. Vedi anche: PCMCIA (o PC Card)

Conversione A/D (analogico/digitale) – Conversione di un segnale analogico in forma di parole binarie digitali ad opera di un dispositivo; è detta anche digitalizzazione, oppure campionatura, quando avviene ripetutamente o ciclicamente su un segnale continuo. E’ effettuata attraverso un circuito che misura il voltaggio (segnale in ingresso) e restituisce un valore numerico intero, compreso tra 0 e 2 ^ N – 1, dove N è il numero di bit restituiti dalla conversione. Maggiore è questo numero, più precisa sarà la conversione. Vedi anche: Campionatura, Conversione D/A

Conversione D/A (digitale/analogico) – Conversione da digitale ad analogico. I convertitori D/A consentono di ricostruire segnali analogici continui a partire da segnali digitali binari.

Convertitore Macro – Lente aggiuntiva che, posta sull’obiettivo di una fotocamera, ne riduce la distanza di messa a fuoco, rendendola così più adatta alla macrofotografia. La potenza delle lenti macro si misura in diottrie (ma a volte ne è dato invece direttamente il ”potere riduttore”, ad esempio 6x). L’entità di tale riduzione è facilmente calcolabile; infatti, dato che ogni diottria dimezza la distanza di messa a fuoco, una lente con potenza 2 la ridurrà ad un quarto, e così via. Una lente macro +3, quindi, applicata ad una fotocamera, ridurrà ad 1/8 la distanza minima di messa a fuoco macro. E’ possibile montare più convertitori macro in cascata, in tal caso la potenza dei vari convertitori va sommata; ad esempio, montando dei convertitori con fattore +1 +2 e +3 tutti insieme, si ottiene una macro con valore +6, riducendo quindi ad 1/64 la distanza di messa a fuoco. In caso di utilizzo combinato di altri tipi di lenti insieme a convertitori macro, questi ultimi vanno posti per ultimi, e mai tra obiettivo ed altro convertitore. Da tenere presente: la fotocamera non sarà più in grado di mettere a fuoco all’infinito, quindi il convertitore macro andrà tolto prima di poter fotografare un paesaggio; la funzione AF, se non TTL, andrebbe disattivata quando si usa un convertitore macro. Vedi anche: Convertitore Wide (grandangolo), Convertitore Tele (teleobiettivo)

Convertitore Tele (teleobiettivo) – Lente che, posta sull’obiettivo, ne aumenta la lunghezza focale, ingrandendo quindi il soggetto inquadrato. Il fattore di ingrandimento va moltiplicato per quello dell’obiettivo per ricavare l’ingrandimento finale; ad esempio, con un convertitore Tele 1,5x, un obiettivo Zoom 3x diventa un 4,5x. Vedi anche: Convertitore Wide (grandangolo)

Convertitore Wide (grandangolo) – Lente che, posta sull’obiettivo, ne riduce la lunghezza focale, allargando quindi il campo visuale inquadrato. Il fattore di riduzione va moltiplicato per quello dell’obiettivo; ad esempio, con un convertitore Wide 0,65x, un obiettivo 42mm permette la stessa inquadratura di un 28mm. Vedi anche: Convertitore Tele (teleobiettivo), Grandangolo

Correzione della gamma – Operazione analoga alla calibrazione del colore, mirata a rendere visibile il maggior numero di dettagli possibile di un’immagine, alterandone luminosità e contrasto contemporaneamente. Vedi anche: Calibrazione del colore, Contrasto, Gamma

Criptatura (cellulare) – Metodo di protezione delle comunicazioni proprio del sistema GSM, per impedire l’intercettazione delle telefonate.

Criptatura (foto-video digitale) – Processo di protezione dei dati o delle immagini digitali, grazie al quale è necessario un apposito software per una successiva lettura e interpretazione dei dati.

Crominanza – Vedi anche: Tonalità

Cropping – Strumento disponibile in tutti i programmi di grafica. Consente di ritagliare la porzione desiderata dell’immagine, scartando il resto.

CRT (Catod Ray Tube) – Acronimo di tubo a raggi catodici, normalmente usato da televisori e monitor per visualizzare l’ immagine, attraverso il sistema RGB. Un fascio di elettroni (raggi catodici), in pratica, colpisce uno schermo ricoperto da sostanze fluorescenti, rendendole luminose. Questa luminosità permane il tempo necessario all’occhio umano per percepire e ricostruire l’immagine. Vedi anche: RGB (Red, Green, Blue)

Curva di Bezier – Segmenti di linee che uniscono due punti in un programma di grafica o di disegno e che vengono registrati dal computer come un’espressione matematica. Serve al computer per rendere la curva modificabile in ogni momento e permette di disegnare una serie di curve raccordate armoniosamente fra loro, senza spigoli, risparmiando così spazio di memoria.

Curva di luminosità – Grafico che mostra la distribuzione del chiaro-scuro nell’immagine. Permette di vedere, ad esempio, quanto l’immagine sia contrastata, oppure se è sotto- o sovraesposta. Vedi anche: Luminosità

D

DAC (Digital-Analog Converter) – Convertitore digitale-analogico; converte segnali digitali in analogici.
Vedi anche: Conversione D/A

DAT (Digital Audio Tape) – Nastro audio digitale. Formato di registrazione ed archiviazione dati, spesso utilizzato perchè occupa pochi Megabyte; questa tecnica consente infatti di archiviare grandissime quantità di dati in cassette con nastro magnetico di alta qualità. Il nastro viene scritto in entrambe le direzioni da una testina rotante, le tracce pari su una pista e quelle dispari sull’altra; la testina scrive diagonalmente sul nastro.

dBW (deciBelWatt) – Unità di misura solitamente utilizzata per indicare la potenza di un qualsiasi trasmettitore RF. Piu’ alto è questo valore, piu’ facilmente il segnale (televisivo o radiofonico) sara’ ricevibile con parabole di piccolo diametro.

DCT (Discrete Cosine Transform) – Acronimo di “Trasformata Coseno Discreta”. Algoritmo di compressione per individuare la frequenza con cui si presentano le informazioni costituenti un’immagine. Queste informazioni vengono infatti compresse in un file MPEG e memorizzate nel dominio della frequenza, quindi non identificate sotto un punto di vista “spaziale” (l’immagine che si vede). Con questo metodo le informazioni vengono compresse per poi essere inviate sul canale di trasmissione. La DCT è proprio lo strumento con cui l’informazione spaziale viene traslata nel dominio della frequenza. Il processo inverso, atto a ricostruire l’informazione spaziale, avviene grazie all’uso della iDCT (Inverse Discrete Cosine Transform), ossia l’inversa della trasformata discreta coseno. Questo metodo di compressione delle immagini viene utilizzato per la registrazione su CD-ROM.

Decibel – Grandezza di tipo logaritmico che esprime il rapporto fra due valori di potenza, tensione o corrente. Frazione del Bel, indica come unità di misura il livello di pressione sonora (SPL) o il livello di intensità sonora (SIL), a seconda del tipo di misurazione effettuato. In acustica, il decibel serve per misurare sia il rapporto di intensità fra due suoni, sia l’intensità di un suono come valore assoluto. In quest’ultimo caso tuttavia tale valore assoluto è comunque rapportato ad un valore di riferimento cui è assegnato convenzionalmente il valore di 0dB, pari a 20 micropascal e corrispondente alla soglia minima di udibilità dell’orecchio umano, nella gamma in cui esso è più sensibile.

Decoder – Apparecchio necessario ad effettuare la decodifica di un segnale audio compresso, come programmi televisivi criptati. Il decoder accetta in input i dati compressi e li traduce in formato decodificato, in modo che possano essere successivamente processati dal sistema; i segnali vengono quindi rimessi “in chiaro”, resi cioè nuovamente accessibili. Il decoder può essere integrato direttamente all’interno del ricevitore (negli apparecchi IRD – Integrated Receiver Decoder).

Deenfasi audio – Sistema utilizzato per ridurre il rumore presente in fase di trasmissione: le frequenze più alte del segnale audio vengono inizialmente enfatizzate allo scopo di ridurre il fruscio. Il sistema di deenfasi del ricevitore provvede a correggere il segnale ricevuto, ripristinando i livelli iniziali Si tratta quindi di un sistema di trasmissione e di ricezione atto a migliorare il rapporto segnale/rumore.

Densità di stampa – Quantità di punti (neri o colorati) che concorrono a ricostruire l’immagine in stampa; la densità viene misurata in DPI. Vedi anche: DPI (Dots Per Inch)

Depolarizzazione – Sistema per modificare la polarizzazione, da circolare a lineare.

DFP (Digital Flat Panel) – Tipo di monitor LCD caratterizzato dalla presenza del solo ingresso video in formato digitale. Vedi anche: LCD (Liquid Crystal Display)

Diaframma – Dispositivo costituito da una serie di lamelle a mezzaluna, posta all’interno di un obiettivo ed atto a regolare il diametro d’apertura dell’obiettivo stesso, in modo da controllare la quantità di luce che colpisce il sensore CCD. Il grado di apertura e la posizione del diaframma rispetto alle lenti dell’obiettivo influenzano i vari tipi di aberrazioni ottiche. Il diaframma si misura in valori f/ (o stop); più il valore f/ è basso, tanto maggiore sarà la quantità di luce che passerà attraverso l’obiettivo. Vedi anche: Apertura del diaframma, CCD (Charge-Coupled Device)

DIF (Data Interchange Format) – Standard che permette lo scambio di dati tra software differenti.

Diffusione d’errore – Metodo grafico che consiste nell’aggiunta in un’immagine di una componente casuale, o “rumore”, per produrre sfumature più naturali nei colori, quindi in grado di rappresentare le mezzetinte. Tramite questa funzione, il colore originale viene sostituito con uno similare, aprendo il grado di imprecisione del colore ai pixel intorno. Vedi anche: Dithering

Digital Comb Filter – In un segnale videocomposito, filtro atto a separare i colori dai segnali bianchi e neri; garantisce un’altissima risoluzione, immagini chiare e senza distorsioni.

Digital Crystal Clear – Funzione di elaborazione video con larghezza di banda e risoluzioni elevate. Il video viene elaborato con un livello di precisione di 10 bit (contro gli 8 bit della maggior parte degli apparecchi televisivi disponibili sul mercato) e risoluzione 4x, migliorata per una visualizzazione più nitida delle immagini in scala di grigi. La funzione di ottimizzazione consente di visualizzare colori più brillanti e accurati.

Digital Natural Motion – Tecnologia Philips atta a rendere i movimenti in televisione più fluidi e naturali: misurando la velocità a cui si spostano gli oggetti, infatti, vengono inseriti ulteriori fotogrammi per aumentare la fluidità e la scioltezza dei movimenti.

Digital PhotoView – Tecnologia sviluppata dalla Thomson. Prima generazione: il lettore dvd è in grado di visualizzare direttamente immagini JPEG registrate su CD-R come slide show sullo schermo del televisore, con risoluzione e visualizzazione ottima. Seconda generazione: il menù dello schermo consente di selezionare i file d’immagine JPEG, con funzione zoom per visualizzare ogni dettaglio, ed i file musicali MP3 registrati sullo stesso CD-R/RW, mentre il lettore DVD è in grado di visualizzare le immagini in simultanea con i brani musicali mp3.

Digitalizzazione – Vedi anche: Conversione A/D

Display LCD – Vedi anche: LCD (Liquid Crystal Display)

Distorsione trapezoidale – Fenomeno di deformazione dell’immagine. L’immagine risulta essere più larga nella parte superiore e più stretta in quella inferiore. La correzione della distorsione trapezoidale, funzione di cui sono dotati alcuni videoproiettori, consente di avere sempre immagini di forma rettangolare regolare.

Dithering – Tecnica di Anti-aliasing che consente, mescolando in modo proporzionato un certo numero di pixel di due colori diversi, di produrre un’area che ha l’aspetto di una sfumatura intermedia tra i due colori. Può essere “ordinato” o “casuale”, oppure utilizzare una formula matematica, influenzando così il modo in cui sono disposti i punti dell’uno e dell’altro colore. Il dithering è spesso utilizzato per ridurre il numero di colori di un’immagine, diminuendone l’occupazione di memoria ma mantenendo una discreta qualità visiva. Vedi anche: Anti-aliasing, Diffusione d’errore

DivX – Codec di compressione audio/video di tipo Mpeg4, in grado di ottenere una qualità discreta con bit-rate molto bassi; permette di creare copie di backup di DVD, riversandolo su CD. Questo formato, quindi, consente di ridurre l'”ingombro” di una sequenza di frame, eliminando alcuni particolari, i quali non concorrono in modo essenziale alla sequenza audio/video. I frame del DivX possono essere di due tipi: i k-frame, ossia i file principali su cui si costruiscono gli altri, ed i delta-frame, ottenuti sul modello di un k-frame, ma dove sono ovviamente contenute le informazioni necessarie alla decodificazione della sola differenza fra il k-frame e il delta-frame stesso. Vedi anche: Bit-rate

DLP (Digital Light Processing) – Sistema digitale di generazione delle immagini, basato sull’uso delle matrici (DLP). Il dispositivo è formato da una matrice di microscopici specchi oscillanti (oltre 400.000 per dispositivo), utilizzati per riflettere il fascio luminoso proveniente da una lampada. Una volta colpiti, gli “specchietti”, variando la propria incidenza, rifrangono la luce in modo da creare l’immagine in movimento. E’ possibile realizzare immagini in tricromia RGB con una sola matrice ma, per migliorare risoluzione e luminosità, possono essere utilizzate due o più matrici. Questa tecnologia viene utilizzata per telecamere, fotocamere e videoproiettori digitali. Il risultato offerto consiste in immagini ottime, di elevata qualità.

DNR (Digital Noise Reduction) – Riduzione digitale del rumore. Purifica il segnale da elementi di rumore indesiderati (radiofrequenza e interferenze), permettendo così una migliore riproduzione delle immagini.

Dolby Digital – Basato sul sistema AC-3, è una tecnologia che codifica il segnale audio surround, trasmettendolo a 5.1 canali indipendenti. Il Dolby Digital supporta i seguenti formati: 5.1 – 4.1 – 3.1 – 2.1 – 5.0 – 4.0 – 3.0 – 2.0 – 1.0 – 1.1, dove il numero dopo il punto indica la presenza o meno del canale dedicato alle frequenze basse, a usufrutto del subwoofer. Esiste, inoltre, una nuova evoluzione del sistema, denominata Dolby Digital 5.1 EXtended. Si tratta della versione domestica del nuovo standard 6.1 Extended, in cui è stato aggiunto un terzo canale surround posteriore, che va ad utilizzare un ulteriore diffusore per un impatto sonoro sicuramente superiore. Vedi anche: AC-3 (Audio Compression 3)

Dolby Pro Logic – Tecnologia analogica, evoluzione del Dolby Surround, di cui implementa la separazione del canale surround in due canali in uscita, Left e Right. Utilizza quindi i due canali frontali per i suoni principali, quello centrale per la voce e quello surround (Left e Right) di riempimento.

Dolby Surround – Sistema multicanale per la riproduzione sonora, in grado di trasformare una qualsiasi fonte stereo, sia essa digitale che analogica, da due a quattro canali (Left, Right, Center, Surround). I diffusori posteriori diffondono audio mono.

Dot pitch – Distanza, misurata in mm, tra i pixel sui monitor. Ogni punto sullo schermo è formato da tre colori primari (rosso, verde, blu): il dot pitch misura la distanza tra i punti dello stesso colore che concorrono alla composizione dell’immagine. In genere, la distanza è 0.28 mm, ma può arrivare fino a 0.22mm. Minore sarà il valore di Dot pitch, più l’immagine risulterà nitida.

DPI (Dots Per Inch / Punti per Pollice) – Acronimo che indica il numero di pixel per pollice – dove un pollice equivale a 2,5 cm – che una stampante è in grado di rirpodurre su carta. Definisce in pratica la qualità di una stampa, a parità del numero di colori della stampante; le stampanti laser hanno un minimo di 300 dpi, quelle ad alta definizione arrivano fino a 1200 dpi. Vedi anche: Densità di stampa, Esacromia, Ettacromia

DPOF (Digital Print Order Format) – Formato di file utilizzato dalle fotocamere digitali per memorizzare e trasmettere le foto da stampare alla stampante. Il DPOF permette non solo di stampare una pagina indice (o dei provini) di tutte le foto contenute in una cartella, ma anche di scegliere quali foto stampare ed eventualmente di effettuare il cropping delle stesse. Vedi anche: Cropping

Driver – Interfaccia che consente la comunicazione tra il Sistema Operativo (PC) ed una periferica. Ogni periferica dispone di un driver specifico e dedicato, registrato dal sistema operativo e con esso compatibile, che ne permette un corretta istallazione e relativo utilizzo.

DTS (Digital Theater System) – Standard audio che registra 5.1 canali di suono con una ridotta frequenza di compressione del suono digitale, per una migliore qualità sonora. Con il DTS il livello di compressione è inferiore a quello utilizzato nel Dolby Digital, da cui risulta, quindi, una quantità maggiore di dati in fase di decodifica, ottenendo quindi un alto grado di qualità e profondità del suono. A differenza del Dolby, inoltre, questo sistema registra la colonna sonora su CD anzichè su pellicola, dove invece è registrato solamente il segnale di sincronia per il video. Grazie ad un timecode, infatti, presente nel film, è possibile sincronizzare le immagini alla colonna sonora su CD.

DTX (Discontinuous Transmission) – Acronimo di trasmissione discontinua, ossia una tecnologia utilizzata dai cellulari atta ad aumentare l’autonomia dei terminali, riducendo quindi i consumi della batteria. Durante le pause del discorso, infatti, il trasmettitore del terminale viene spento, per riaccendersi nuovamente non appena viene rilevata una sorgente da trasmettere.

Dual band – Bande di frequenza radio, a 900 e 1800 MHz, utilizzate per la trasmissione dagli operatori telefonici. La commutazione da una banda all’altra è automatica, permettendo sempre la scelta della rete migliore, a seconda del campo di ricezione. I telefoni cellulari Dual Band hanno quindi la possibilità di trasmettere da ambedue le frequenze.

Duotono – Immagine data dalla sovrapposizione di due immagini monocromatiche, a ciascuna delle quali è assegnato un colore diverso. Utile per aggiungere un ulteriore gradazione tonale o per creare degli effetti di colore.

DVD (Digital Versatile Disc) – Disco Digitale Versatile: disco atto all’immagazzinamento di dati (filmati ed audio); può contenere circa 4,5 Gb di informazioni su di un lato e 18 Gb sulla versione a doppia intensità (circa 40 volte più di un normale CD-ROM). Il DVD può essere: DVD-ROM (Read Only Memory), ossia un disco di sola lettura; DVD- Video, specifico per i filmati digitali; DVD scrivibile (DVD-R General, DVD-R Authoring, DVD-RAM, DVD-RW, DVD+R, DVD+R); DVD-Audio, formato specifico per l’audio.

DVD Audio – DVD utilizzato per registrazione di audio digitale ad alta definizione e a due canali (in formato PCM lineare), o multi-canale per applicazioni HT. La risoluzione può essere di 16, 20 o 24 bit e la frequenza di campionamento compresa fra 48 e 192 kHz.

DVD Video – Supporto che contiene mediamente 133 minuti di video digitale in formato compresso MPEG2, tre colonne sonore e fino a 8 lingue sottotitolate. L’audio può essere registrato in PCM lineare o molto più diffusamente in Dolby Digital a 5+1 canali.

DVI (Digital Video Interface) – Tecnologia atta a collegare un PC ad un dispositivo di visualizzazione; è quindi un interfaccia di trasmissione per un segnale video digitale. Con DVI, inoltre, viene spesso anche indicata una capacità di elaborazione di video interattivi (Digital Video Interactive) per la registrazione su CD-ROM.

DV – Acronimo per Digital Video. Vedi anche: Videocamera digitale

DYE Sublimation (Sublimazione) – Vedi anche: Sublimazione termica

Dynamic Range – Vedi anche: Range Dinamico

E

E-TACS (Extended Total Access Communications System) – Standard di ricetrasmissione internazionale utilizzato dai telefoni cellulari analogici.

EBM (Electron Beam Coating) – Letteralmente “Rivestimento a raggio di elettroni”, ossia lo standard utilizzato da Fujifilm per i propri zoom.

EDG (Electronic Dot Generation) – Il processo tipico dei mezzitoni digitali che permette ai negativi, o alle lastre, di essere generati raggruppando micro punti in gruppi regolari, funzionando così nella stessa maniera in cui é prodotto un mezzotono fotografico.

Editing – Funzione che consente di realizzare montaggi sia audio che video. Termine principalmente utilizzato in cinematografia per l’edizione di un film (post-produzione). Sono tecniche editing: Art, modalità che consente di produrre un effetto sgarnato; Mosaic, per l’effetto mosaico; Sepia, produce l’effetto seppia, attribuendo all’immagine un caratteristico colore marrone- rossiccio; Nega, inverte i colori dell’immagine, creando una sorta di negativo; Mirror, dove l’immagine risulta tagliata in due, con effetto speculare; Emboss, per produrre l’effetto tridimensionale (in rilievo); Cinema, copre le sezioni superiore ed inferiore del display per ottenere il tipico effetto cinema; Make-up, consente di selezionare le immagini in rosso, giallo, verde e blu.

EL (exposure lock) – Vedi anche: Blocco dell’esposizione

Electroinks (Inchiostri Elettrostatici) – Inchiostri utilizzati nelle applicazioni dirette su stampa, funzionanti grazie ad un meccanismo simile a quello usato dalla copiatrici laser.

Emulsione – Identifica lo strato fotosensibile della pellicola dove è stesa, appunto, l’emulsione, destinato ad essere esposto alla luce.

EPS (Encapsulated PostScript) – Formato dei file sviluppato da Adobe, in grado di archiviare un’immagine grafica in linguaggio PostScript. Come file di testo, descrive infatti l’immagine e ne permette la riproduzione.

Error diffusion – Vedi anche: Diffusione d’errore

Esacromia – Tecnologia di stampa a 6 colori. Arricchisce le stampe ottenute in quadricromia con delle sfumature dolci, molto più graduali e realistiche, grazie all’uso di 2 ulteriori colori chiari, generalmente un giallo ed un celeste. Superata dalla ettacromia. Vedi anche: Ettacromia

Esposimetro – Strumento atto a misurare la luminosità dell’immagine inquadrata, quindi l’intensità luminosa ed i rapporti tra le luci base, il contrasto ed il tempo di esposizione alla luce del senore CCD o della pellicola fotografica, in modo da dare una resa ottimale. Tutti gli esposimetri incorporati nelle fotocamere sono TTL, disponendo di funzioni particolari, genericamente riconducibili a tre: Media Ponderata, ossia una misurazione calcolata sui dati inerenti l’intera immagine; Pesata al Centro, ossia una misurazione che prende in considerazione la zona centrale dell’immagine; Spot, ossia la misurazione di una piccola area al centro dell’immagine. Vedi anche: Esposizione

Esposizione automatica o programmata – Tipologie di esposizione: automatica, dove la macchina decide autonomamente le impostazioni migliori per una buona resa fotografica, rilevando la luminosità della scena ed impostando valori tempo/diaframma ottimali; programmata, dove è invece possibile scegliere un parametro (priorità diaframmi o priorità tempi) e far sì che la macchina imposti l’altro. Quindi, scegliendo l’apertura del diaframma, la macchina individuerà il tempo di posa più adatto, oppure, impostando il tempo di posa, la macchina sceglierà, in base alle condizioni di ripresa, la regolazione del diaframma. Vedi anche: Apertura del diaframma, Esposimetro

Esposizione – Tempo necessario alla cattura della luce da parte del sensore CCD o della pellicola, ai fini esecutivi di una foto. Vedi anche: Esposimetro, AE, Esposizione automatica e programmata

Ettacromia – Tecnologia di stampa a 7 colori. Arricchisce le stampe ottenute in quadricromia con delle sfumature dolci, graduali e realistiche, grazie all’uso di 3 colori chiari, generalmente un giallo, un rosa ed un celeste. Vedi anche: Esacromia

EXIF (Extended Information Format) – Sistema di compressione dei file usato nella maggior parte delle fotocamere digitali. Questi file possono esser letti da qualsiasi dispositivo che supporti il formato Jpeg, e permettono di memorizzare le informazioni aggiuntive registrate dalla fotocamera stessa (data, ora, funzioni utilizzate, ecc.). Vedi anche: JPEG, JPG (Joint Picture Export Group)

F

FF (Focus Free) – Obiettivi a focale fissa: sono gli obiettivi più economici e diffusi, non presentando alcun meccanismo per la messa a fuoco. Tra questi, alcuni hanno una posizione aggiuntiva per la macrofotografia.
Vedi anche: Messa a fuoco

Figura di rumore (Noise Figure) – Misura indicante il “disturbo” introdotto in un segnale amplificato, espressa in Decibel; minore è la figura di rumore, migliore è la qualità del segnale.

Fill-in flash – Modalità d’uso del flash: in una scena in controluce, con il soggetto molto contrastato, la funzione Fill-in consente di schiarire le parti in ombra, gestendo la luminosità ed equilibrando l’intera immagine. Il flash, quindi, lampeggia automaticamente con una intensità ridotta. Vedi anche: Flash (lampeggiatore)

Film Recorder – Periferica usata per registrare immagini digitali direttamente su film fotografici, normalmente 35mm.

Filtri – Lenti aggiuntive per fotocamere / videocamere, atte ad alterare l’immagine, spesso per aggiungervi un determinato effetto o per migliorarne la qualità, eliminando i raggi ultravioletti oppure i riflessi indesiderati. Permettono di ottenere effetti speciali come sfocature, morbidezza dei toni luminosi, ed altro ancora.

FireWire (IEEE 1394) – Standard di comunicazione ideato da Apple e sviluppato insieme a IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers) e quindi conosciuto come standard IEEE 1394; noto anche come i-Link o DV. E’ un protocollo di trasmissione digitale ad alta velocità, che permette la comunicazione tra PC e periferiche, comprendendo anche fotocamere e videocamere digitali, lettori DVD, ecc. E’ più veloce dell’USB, che si candida a sostituire nel prossimo futuro; la velocità massima di trasferimento dei dati è infatti pari a 400 Mbit/s, anche se ne è stata proposta un’evoluzione per portare detta velocità a 800 Mbit/s, con un collegamento fino a 64 periferiche in cascata. L’alimentazione delle periferiche a basso consumo avviene tramite lo stesso cavo IEEE 1394, la cui lunghezza, che non deve superare i 4 metri, ne è attualmente l’unico limite.

Fish-Eye – Letteralmente “occhio di pesce”: obiettivo grandangolare spinto, in grado di avvicinrsi ad un angolo di ripresa di 180°. Vedi anche: Grandangolo, Obiettivo

FITS (Functional Interpolating Transformational System) – Algoritmo che permette l’elaborazione di grandi immagini digitali quasi in tempo reale, accedendo solo alla parte dei dati che vanno editati.

Flash (lampeggiatore elettronico) – Dispositivo che, emettendo un lampo di luce molto intensa, permette di scattare fotografie senza l’ausilio di altra illuminazione. Essendo posizionato solitamente sull’apparecchio fotografico (o comunque vicino ad esso), in modo da illuminare il soggetto dalla stessa direzione da cui lo si sta guardando, si dice che ”appiattisca” le immagini, eliminando o comunque riducendo quel senso di profondità dato dalle ombre. Vedi anche: Flash incorporato, Flash esterno, Flash anulare, Flash slave

Flash anulare – Flash esterno caratterizzato da una forma rotonda; si avvita sulla parte frontale dell’obiettivo. Studiato in modo da illuminare bene soggetti posti a breve distanza, senza proiettare ombre indesiderate, è molto usato in macrofotografia. Vedi anche: Flash (lampeggiatore)

Flash esterno – Collegato per mezzo di un attacco a slitta (Hotshoe), oppure con un apposito cavetto di collegamento (detto cavo sincro flash, in quanto consente di sincronizzare il flash esterno con quello incorporato; in tal caso, il flash esterno potrebbe lavorare in modalità slave, dove un apposito sensore intercetta il lampo emesso dal flash incorporato dell’apparecchio, facendo scattare immediatamente anche il flash slave), il flash esterno permette di avere un punto luce opzionale e di intensità maggiore. E’ solitamente molto più potente di quello incorporato, quasi sempre alimentato separatamente; nella scelta di un flash esterno occorrerebbe conoscere l’ampiezza del campo illuminato per accertarsi che sia sufficiente a coprire tutto il campo visivo dell’apparecchio, e valutare se la portata è sufficiente a coprire la distanza richiesta. Vedi anche: Flash (lampeggiatore), Staffa per flash esterno

Flash incorporato – Flash a scomparsa (”pop-up”) o in agetto, facente parte del corpo macchina. Peculiarità del flash è la sua potenza, espressa tramite un Numero Guida (ng) in metri. Questo numero indica quale diaframma utilizzare per avere una corretta esposizione di un soggetto posto ad una distanza x dal lampeggiatore. La formula che lega il Numero Guida ed il diaframma è la seguente: Diaframma (f) = NG/Distanza dal soggetto. Ad esempio, con un NG 6, per esporre correttamente un oggetto distante 2m dalla fotocamera, il diaframma dovrà essere regolato circa ad f/3. Vedi anche: Flash (lampeggiatore)

Flash memory – Vedi anche: Memoria Flash

FlashPath – Adattatore per schede di memoria (Smartmedia, MultiMedia, SD, MemoryStick); permette di leggere/scrivere su tali supporti direttamente dal PC, tramite un drive 3,5″, grazie ad un apposito alloggiamento laterale che consente l’inserimento della scheda.

Flashpix – Formato di file sviluppato da Kodak, Microsoft, Hewlett Packard, e Live Picture. Usa la tecnologia FITS per facilitare la trasmissione ed elaborazione di grandi files. Vedi anche: FITS (Functional Interpolating Transformational System)

FlashPoint – Linguaggio di programmazione inventato dalla Digita, utilizzato da alcune fotocamere come Kodak DC265/DC290, Minolta Dimage EX, HP C500 e C918 (aka Pentax EI 2000). Tale linguaggio permette di programmare la maggior parte delle operazioni della fotocamera digitale attraverso dei programmi memorizzabili sulla scheda di memoria CompactFlash. Vedi anche: CompactFlash

Flip – Sportellino atto a proteggere la tastiera di alcuni telefoni cellulari; può essere scorrevole o a cerniera.

Focale fissa – Focale di cui sono dotati gli obiettivi ad ingrandimento fisso, ossia privi di zoom. Vedi anche: Obiettivo, Zoom ottico

Foreground – In antitesi al background, identifica un processo prioritario rispetto a quelli in uso, in quanto interagisce con l’utente ed è quindi in primo piano. Ovviamente, questo termine può essere utilizzato in ambienti dove è possibile la multiprogrammazione. Vedi anche: Background

Formato panorama – Formato d’immagine caratterizzato da un forte schiacciamento, quindi con rapporto di circa 8:3 o 3:1; si ottiene sia tagliando a metà, in senso orizzontale, una immagine con normale rapporto 4:3 o 3:2, oppure accostandone due.

Formattazione – è il processo mediante il quale una scheda di memoria, proprio come un dischetto, viene preparata all’uso. Comporta la cancellazione di tutti i file memorizzati sulla scheda in quel momento. A differenza dei dischetti, che richiedono questa operazione prima di poter essere utilizzati, le schede di memoria non ne hanno normalmente bisogno, dato che sono esenti da errori per milioni di utilizzi.

Fosfori – Sostanze chimiche presenti nei monitor dei computer, in grado di illuminarsi quando caricate elettronicamente. L’accuratezza e la luminescienza dei fosfori cambia nel tempo; ne deriva la necessità di una calibrazione periodica. Vedi anche: Calibrazione del colore

Foto panoramica – Formato di foto ottenuto tramite l’uninione di più file d’immagine. Consiste in un vero e proprio collage, caratterizzato da una visione d’insieme a 360°, ottenibile tramite l’uso di vari strumenti, e ”navigabile” solo attraverso software di realtà virtuale come l’Apple QuickTime VR, oppure l’IPIX, ed altri ancora. Alcuni software effettuano automaticamente il collage, come Spin Panorama, permettendo poi di salvare il risultato finale in formato QTVR. Per scattare fotografie che producano un panorama di buona qualità, è necessario evitare errori di parallasse e prospettiva durante la rotazione; per farlo, è opportuno quindi dotarsi di un treppiede e di una testa per foto panoramica (che consente di ruotare l’apparecchio mantenendo fermo il punto di vista dell’obiettivo). Le fotocamere devono inoltre utilizzare le stesse impostazioni di bilanciamento del bianco, diaframma, otturatore, sensibilità ISO ed eventuale compensazione dell’esposizione, per tutte le fotografie che andranno a far parte dello stesso collage.

Foto stereoscopica – Foto caratterizzata dall’accoppiamento di due fotografie, scattate a pochi centimetri di distanza l’una dall’altra, possibilmente nello stesso istante, orientando la fotocamera nella stessa direzione (facendo attenzione agli errori di parallasse). Stampando le fotografie accostate, ed utilizzando uno speciale supporto per foto stereoscopica, oppure visualizzandole insieme in un casco speciale per realtà virtuale, è possibile vedere la scena in tre dimensioni. A livello amatoriale, sarà possibile ottenere lo stesso effetto convertendo in scala di grigio le due foto e filtrandole nelle componenti rossa e celeste, per poi riunirle in un’unica immagine in modo da poterle vedere con i semplici e diffusi occhialetti colorati.

FPS (Frames per second, fotogrammi al secondo) – Acronimo di framerate. Misura della velocità di una sequenza di frames in un secondo. I vari standard video usano framerate pari a 29.97 fps per NTSC, 25.00 fps per PAL, 24.00 fps per le pellicole cinematografiche, 23.976 fps per NTSC IVTC.

FPX – Vedi anche: Flashpix

Frame – Termine che identifica una singola immagine all’interno di una serie o sequenza.

Frattale – Figura geometrica in cui un motivo identico si ripete su scala continuamente ridotta, da cui deriva che, ingrandendo la figura, si otterranno forme ricorrenti e, ad ogni ingrandimento, se ne riveleranno nuovi dettagli. Contrariamente a qualsiasi altra figura geometrica, un frattale invece di perdere dettaglio quando è ingrandito, si arricchisce di nuovi particolari.

Fuoco fisso – Vedi anche: FF (Focus Free)

G

Gamma – Insieme dei colori utilizzato nei programmi di elaborazione delle immagini ed in quelli di scansione per rappresentare i colori desiderati; opera attarverso la misurazione del contrasto per la determinazione dei mezzitoni dell’immagine. Vedi anche: Correzione della gamma

GIF (Graphics Interchange Format) – Formato di codifica dei file di immagine estremamente diffuso. Consente di definire un colore di sfondo come ”trasparente”. E’ uno dei formati più vecchi, e non memorizza più di 256 colori, quindi spesso i programmi di grafica ricorrono al Dithering per salvare un’immagine in questo formato. L’algoritmo di compressione utilizzato nel formato GIF è stato oggetto di battaglie legali, e ora non è più utilizzabile liberamente nei programmi. Per questi motivi è stato proposto il formato PNG, teoricamente in grado di sostituire il GIF. Il GIF è comunque generalmente sconsigliato per le fotografie. Vedi anche: Dithering; JPEG, JPG (Joint Picture Export Group)

GPRS (General Packet Radio Service) – Tecnologia per la trasmissione di dati, basata sulla commutazione di pacchetto, ossia sulla scomposizione in pacchetti compressi che vengono spediti separatamente; una volta giunti a destinazione, i medesimi pacchetti tornano ad unirsi. Con questa tecnica si velocizza lo scambio dei dati su una rete cellulare digitale, arrivando fino a 115000 bit/secondo. Infine, i telefoni cellulari GPRS hanno connessione continuata alla rete, permettendo una tariffazione differente – si pagano solamente i dati effettivamente utilizzati – rispetto ad un sistema a commutazione di circuito, quale il GSM.

Grandangolo – Obiettivo di focale più corta del normale, con un campo visivo quindi più ampio. Nel caso in cui l’angolo si avvicini o superi i 180°, si parla di obiettivo Fish-Eye o semi-Fish-Eye. Vedi anche: Teleobiettivo, Fish-Eye

GRC (Gray Component Replacement) – Processo di separazione del colore che trasforma un’immagine CMY in CMYK. Vedi anche: CMY (Cyan, Magenta, Yellow), CMYK (Cyan, Magenta, Yellow, blacK)

GSM (Global System for Mobile communication) – Standard europeo di trasmissione utilizzato dai telefoni cellulari; consente un bit rate di 9,6 Kbps.

GUI (Graphical User Interface) – Interfaccia grafica utente. E’ un’applicazione che rappresenta le funzioni di un determinato Sistema Operativo in forma grafica, utilizzando finestre ed icone.

H

Hand Over – Letteralmente “passaggio di mano”, identifica una tecnica che permette ad un telefono cellulare di passare dalla zona di copertura di una cellula a quella ad essa contigua, in modo da avere sempre il segnale, anche se l’utente che sta telefonando si muove a velocità notevole.

HDCP (High Definition Color Printing) – Processo dedicato alla stampa a colori che sfrutta una frequenza bilanciata di punti (dots) per riprodurre immagini di alta qualità.

HDTV (High Definition TV) – Televisione ad alta definizione secondo le Norme ITU. Questo sistema televisivo incorpora 1.000 linee orizzontali di risoluzione, con un Symbol Rate superiore a 16 Mbit/sec. Consente l’uso di schermi di grandi dimensioni, in quanto l’immagine non perde definizione.

Highlight – La zona / le zone più luminose dell’immagine.

HLS (Hue, Luminance, Saturation) – Sinonimo di HSV [vedi]

Hot key – Tasto di scelta rapida: permette l’attivazione di una funzione su un telefono cellulare, tenendo premuto per un determinato lasso di tempo un tasto.

HSB (Hue, Saturation, Brightness) – Sinonimo di HSV [vedi]

HSCSD (High Speed Circuit Switched Data) – Evoluzione del GSM, è una modalità di trasmissione dati relativa alla telefonia mobile: serve per aumentare la velocità di trasmissione dai normali 9600 bit/secondo fino a 14400 bit/secondo. Con l’HSCSD ad aumentare di velocità è la navigazione Web, che può arrivare fino a 43.2 kbps, in quanto possono essere utilizzati quattro timeslots invece che due. Al contrario del GPRS, però, con lo HSCSD sarà necessario pagare per tutta la durata della comunicazione stessa, a prescindere dalla quantità di dati scaricata o inviata.

HSV (Hue, Saturation, Value) – Sistema che utilizza tonalità, saturazione e valore per definire un colore anziché le componenti RGB o CMY. Vedi anche: CMY (Cyan, Magenta, Yellow), Tonalità, Saturazione

Hue – vedi anche: Tonalità

I

IHS (Intensity, Hue, Saturation) – Sinonimo di HSV. Vedi anche: HSV (Hue, Saturation, Value)

iLink – Interfaccia FireWire IEEE 1394. Vedi anche: FireWire (IEEE 1394)

Imagesetter – Nelle stampanti, dispositivo che sfrutta un meccanismo di uscita laser ad alta definizione, utilizzato per registrare dati bitmap su carta fotografica, per interpretare i pixel colorati nell’immagine originale e produrre uno schema di punti a mezzi toni.

IMEI (International Mobile Equipment Identity) – Numero composto da 15 cifre, identificativo di ogni telefono cellulare. E’ composto da 6 cifre TAC (Type Approval Code) atte ad identificare il corpo base del telefono, 2 cifre FAC ( Final Assembly Code) per il luogo di costruzione od assemblaggio, 6 cifre SNR (Serial Number) per identificare il numero seriale, 1 cifra SP, ossia supplementare per tale identificazione. Il codice IMEI viaggia insieme al numero di cellulare del chiamante.

IMSI (International Mobile Subscriber Identity) – Numero di identificazione di un utente SIM a livello internazionale, composto da un massimo di 15 cifre: il prefisso internazionale (3 cifre), il codice di rete (2 cifre), l’ identificazione utente (10 cifre max).

Infrarossi – Raggi sensibili al calore, con lunghezze d’onda maggiori (e temperature del colore inferiori) rispetto a quella del colore rosso. Con questo termine viene inoltre sottinteso un metodo di collegamento tra pc e periferiche, che permetto uno scambio dati senza l’ausilio di cavi (porta IrDa). Vedi anche: Interfaccia, Ripresa agli infrarossi

Inkjet – Tecnologia utilizzata dalle stampanti a getto d’inchiostro, consistente nel lancio di microgocce d’inchiostro colorato sulla carta per mezzo di specifiche testine di stampa.

Interfaccia – Dispositivo di connessione in grado di mettere in comunicazione due componenti di un sistema aventi codici di funzionamento diversi e quindi non collegabili direttamente tra loro. Il collegamento può essere software o hardware, quindi potrà permettere una connessione, a seconda dei casi, hardware/hardware, software/software o hardware/software. Esistono diversi tipi di connessione: a icone, dove l’interazione con il programma è attraverso simboli iconici; parallela, dove la trasmissione avviene simultaneamente, ossia più bit alla volta vengono trasferiti dal PC alla periferica attraverso fili collegati in parallelo; seriale, dove la trasmissione è sequenziale, ossia il trasferimento delle informazioni avviene bit per bit, attraverso un solo filo; USB, dove il collegamento è bidirezionale e permette di far comunicare fino a 127 periferiche una dopo l’altra nei moderni PC, trasferendo dati fino a 12 Mbit al secondo; Firewire, dove la velocità massima di trasferimento dei dati è pari a 400 Mbit/s, con un collegamento fino a 64 periferiche in cascata; PCMCIA (Personal Computer Memory Card International Association), standard in grado di trasferire i dati con una velocità fino a 1,2 MB al secondo e di supportare unità quali PocketZip, modem, dischi fissi, schede di rete, schede flash, ecc.; Bluetooth, ossia una tecnologia di interconnessione wireless low-power (mWatt) in grado di mettere in comunicazione fino ad un massimo di 16 dispositivi, attraverso onde radio a basso raggio, con velocità massima pari a 1Mbps; IrDa (InfraRed Data Association), dove la comunicazione è permessa attraverso un fascio di raggi infrarossi. Vedi anche: GUI (Graphical User Interface), USB (Universal Serial Bus), PCMCIA (o PC Card), Bluetooth, Infrarossi

Interpolazione – Tecnica software che consente una risoluzione maggiore rispetto a quella possibile a mezzo hardware. Con l’interpolazione si ottengono immagini più grandi, ma contenenti le stesse informazioni dell’originale, grazie alla “creazione” di pixel con valori intermedi rispetto a quelli già esistenti, attraverso una media pesata di pixel adiacenti: è così possibile creare punti intermedi tra due oggetti, permettendo, ad esempio, di sfumare i colori e di rendere le immagini più realistiche.

ISO (International Standards Organization) – Termine indicante la sensibilità della pellicola o del CCD. Disposta su una scala esponenziale, consente, passando da una sensibilità minore ad una maggiore, di dimezzare il tempo di posa (o chiudere leggermente il diaframma) mantenendo lo stesso risultato finale. Generalmente la sensibilità ”naturale” dei CCD è pari a circa ISO 70-100. Alcuni CCD permettono di aumentare la sensibilità, ma si tenga presente che in casi estremi aumenta anche il ”rumore di fondo”, che comporta una maggiore granulosità della foto. E’ quindi genericamente preferibile, e se possibile, aumentare il tempo di posa. Il sistema riunisce i precedenti sistemi ASA/DIN.

J

JPEG, JPG (Joint Picture Export Group) – Formato di file standard per memorizzare immagini. Definito da un comitato internazionale di esperti, è ad oggi il formato più usato in assoluto. Sfruttando il funzionamento del cervello umano nel percepire forme e colori, questo formato semplifica le immagini eliminando minuscoli dettagli, normalmente impercettibili, e semplificando l’immagine che viene poi sostituita da un modello matematico che consente di rappresentarla con una quantità di informazione notevolmente inferiore. L’immagine viene così compressa, con un fattore variabile, regolabile a piacere al momento della creazione del file; naturalmente maggiore sarà la compressione, minori le dimensioni del file, anche se a prezzo di una qualità inferiore. Questo procedimento viene ripetuto ogni volta che il file viene salvato, con un degrado progressivo della qualità. Per questo le immagini JPEG, di ridotte dimensioni, sono molto adatte al web ma poco al fotoritocco, dove un’immagine viene (ri)elaborata molteplici volte. Vedi anche: Compressione, CIFF

K

Keystone – Tecnologia innovativa Epson, in grado di eliminare la distorsione dell’immagine che si viene a creare quando il videoproiettore non è perfettamente perpendicolare al piano di proiezione. Vedi anche: Distorsione trapezoidale

L

Laser Disc – Disco a lettura ottico da 12 o 8 pollici.

Laser – Letteralmente Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation (Amplificazione della luce mediante emissione stimolata di radiazione): dispositivo che trasforma la luce di diverse frequenze in un sottile, ma estremamente intenso, raggio di radiazioni monocromatiche, della lunghezza d’onda della luce visibile. Questa tecnica viene utilizzata da molte stampanti, ottenendo una risoluzione davvero ottimale.

Lasso (Selezione) – Strumento presente in tutti i programmi di grafica. E’ utilizzato per selezionare un area di lavoro, disegnando un profilo intorno alla parte dell’immagine che ad esempio si vuole ritagliare.

LCD (Liquid Crystal Display) – Display a cristalli liquidi: tecnologia utilizzata da fotocamere e videocamere digitali, monitor, computer portatili e notebook. Il display può essere a matrice passiva ed a matrice attiva (TFT, Thin Film Transistor; TFD, simile al TFT come tecnologia ma ben più parsimoniosa quanto a consumo d’energia), quest’ultimo maggiormente leggibile, anche da angolazioni quali 120/160 gradi. I monitor LCD non causano riscaldamento dell’ambiente, ne emettono campi elettromagnetici, sono retroilluminati per una maggiore chiarezza con la possibilità di regolare la luminosità; infine, molti apparecchi sono dotati della funzione di auto-spegnimento del display per risparmiare energia.

LED (Light Emitting Diode) – Diodo che emette radiazioni luminose; viene impiegato per segnalare alcuni parametri di funzionamento, ricorrendo a colori differenti e a diverse frequenze di intermittenza.

Li-Ion (Ioni di Litio) – Batterie agli Ioni di Litio; ha una durata maggiore rispetto alle batterie NiMH. Vedi anche: NiMH (Nickel-Metal Hydrid)

Li-Ion Polimer (Polimeri di litio) – Batterie ai polimeri di Litio.

Line Art – Disegno al tratto, ossia immagine composta solamente da linee in bianco e nero, senza sfumature.

LPI (Lines per Inch) – Linee per Pollice. Unità di misura della risoluzione in stampa o in scansione; equivalente del termine DPI. Vedi anche: DPI (Dots Per Inch)

LPM (Lines per Millimeter) – Linee per Millimetro. Unità di misura della risoluzione in stampa o in scansione; equivale a DPI x 25,1. Vedi anche: DPI (Dots Per Inch)

Luminanza – Vedi anche: Valore

Luminosità – Indica l’intensità della luce, per cui identifica (f/stop) l’apertura del diaframma che consente alla luce di raggiungere il sensore CCD.

Lunghezza d’onda – Misura della distanza tra due creste consecutive in un’onda sinusoidale, indicante la periodicità spaziale di variazione dell’onda stessa. La lunghezza d’onda è inversamente proporzionale all’energia trasportata e quindi alla temperatura del materiale che emette la luce. L’occhio umano è sensibile solo ad uno stretto intervallo di lunghezze d’onda, e le varie pellicole (ed i CCD) ne imitano generalmente il funzionamento filtrando le radiazioni a noi invisibili. Vedi anche: CCD (Charge-Coupled Device), Infrarossi, Spettro luminoso

Lunghezza focale – Misura indicante la distanza tra la lente ed il piano focale, dove si trova il CCD o la pellicola. Insieme all’apertura, definisce le caratteristiche di luminosità ed ingrandimento dell’obiettivo: più elevato è l’ingrandimento e minore è l’angolo visivo.

M

Macrofotografia – Termine indicante un tipo di fotografia molto ravvicinata, ottenuta riprendendo un soggetto da distanze ridottissime, nell’ordine di centimetri. Questo tipo di foto non implica forzatamente l’uso di un particolare obiettivo tele o grandangolare, in quanto la maggior parte delle fotocamere digitali dispone di una funzione macro atta allo scopo.

Macrovision – Sistema di protezione ideato per impedire la riproduzione su videocassette VHS di film DVD, grazie ad una speciale banda di colore, presente nel DVD insieme al segnale video, ed in grado di interferire nella registrazione VHS, disturbandone fortemente la duplicazione.

Manual focus – Messa a fuoco manuale. Consente di effettuare riprese con una maggiore libertà, con soggetti volutamente sfocati o mettendo a fuoco dettagli che l’automatismo dell’apparecchio altrimenti ignorerebbe. Su alcune fotocamere digitali vi è spesso un limitato numero di posizioni a distanze preimpostate, mentre nei migliori modelli è possibile impostare la distanza in modo (pressoché) continuo.

Mask (maschera) – Strumento disponibile in tutti i programmi di fotoritocco. Consente di specificare, come per il canale Alpha, una maschera attraverso la quale disegnare sull’immagine, in modo da proteggere le parti mascherate. [vedi anche: “alpha blending”]

MB (Megabyte) – Unità di misura della capacità di memorizzazione dei dati. Equivale circa ad un milione di bytes (1024 kilobytes, da cui megabyte), corrispondendo un byte (carattere) ad otto bit (binary digit, ossia cifra binaria, l’unità di misura del sistema di numerazione binario).

Megapixel – 1.000.000 di pixel. E’ usato per misurare la potenza dei sensori CCD. In realtà è un indicatore approssimativo, in quanto la qualità dell’immagine dipende anche dal funzionamento del sensore stesso, dalla conversione A/D e dalla disposizione dei pixel sensibili ai vari colori sul filtro posto sul sensore. Vedi anche: CCD (Charge-Coupled Device)

Memoria Flash – Supporto di memoria utilizzato dalle fotocamere digitali, dai computer palmari e dagli MP3 Player. Questo tipo di memoria è riscrivibile e ne esistono diversi formati: CompactFlash (abbreviato CF), CompactFlash II (sono CF più spesse), CompactFlash Ultra ed Ultra II (formati più veloci in lettura e scrittura delle normali CF), SmartMedia (abbreviato SM), MemoryStick, MultiMedia ed SD (Secure Digital). Queste ultime sono una variante delle schede MultiMedia, dalla velocità maggiore nella registrazione dei dati. L’uso di queste schede va dall’archiviazione ed il trasferimento dati nei palmari e nei notebook all’ampliamento della memoria dei prodotti diigitali; le schede si usano come normali floppy disk, inserendole ed estraendole anche a fotocamera accesa (salvo diversamente indicato sull’apparecchiatura), formattandole, scrivendo, leggendo, cancellando i file attraverso la fotocamera stessa, oppure con un lettore esterno, dal proprio computer o, ancora, attarverso un adattatore PCMCIA, da un PC portatile.

Memory Stick – Formato proprietario delle schede di memoria Sony.

Messa a fuoco – Meccanismo che permette, spostando avanti o indietro una o più lenti componenti l’obiettivo, di mettere a fuoco soggetti posti a varie distanze dall’obiettivo stesso, a partire da una distanza minima fino all’infinito. Può essere manuale o automatica.

Messa a fuoco automatica – Funzione che permette di mettere a fuoco in automatico i soggetti inquadrati; premendo il pulsante di scatto a metà, la fotocamera, o meglio un sensore posto o nella parte frontale della fotocamera, in esterno, o all’interno dell’obiettivo (TTL), misura la distanza degli oggetti inquadrati e regola di conseguenza la messa a fuoco.

Mezzitoni (Halftone) – Processo di riproduzione di un’immagine a toni continui, come una serie di punti (dots) di diversa dimensione, all’interno di una griglia fissa; utilizzato generalmente per la stampa.

MF – Vedi anche: Manual focus

MHz (Megahertz) – Unità di misura della frequenza; equivalente ad un milione di Hertz (cicli) per secondo, indica genericamente la velocità con cui vengono processati i dati di un computer.

Microdrive – Ideato dalla IBM, è un hard disk dalle dimensioni irrisorie, misurando solamente 4,2×3,6×5 centimetri. E’ utilizzabile da tutti gli apparecchi conformi allo standard CompactFlash II. Esiste di varie capacità.

Mini disc – Tecnologia sviluppata da Sony, si tratta di un CD da 3 pollici.

Mini DV (Mini Digital Videocassette) – Si tratta di un formato di registrazione digitale che permette di registrare sequenze video in modalita’ digitale.

Mirino – Anche noto come oculare o visore, consente di vedere l’inquadratura che si sta effettuando. Il mirino può essere ottico o LCD, ed alcune fotocamere sono dotate di entrambi.

Mirino ottico – Traguardo ottico che consente di controllare l’ampiezza e l’altezza dell’inquadratura; può avere un sistema di regolazione delle diottrie, utile per chi soffre di lievi difetti alla vista, può essere Reflex (SLR, Single Lens Reflex, per distinguere dalle ormai obsolete fotocamere a doppio obiettivo), TTL (Through The Lens), oppure Prismatico o Pentaprismatico (il soggetto è inquadrato attraverso l’obiettivo, ma più generalmente è dotato di un’ottica separata da quella dell’obiettivo). Questo tipo di mirino (non-reflex) permette di costruire fotocamere di dimensioni più compatte, non dovendo includere anche l’ottica prismatica del mirino TTL, e fornisce una visione sufficientemente corretta del soggetto inquadrato, tranne nel caso di macrofotografia, quando spesso l’inquadratura visibile guarda molto più in alto e a sinistra del soggetto fotografato.

Mirino ottico Reflex (detto anche SLR o TTL) – Meccanismo a specchio mobile posto dietro l’obiettivo, basato su di un prisma ottico; consente di vedere l’esatta inquadratura che verrà poi fotografata, in modo che qualunque variazione di messa a fuoco e diaframma sarà così già visibile dal mirino. Permette quindi un maggior controllo sulle impostazioni della fotocamera.

MJPEG – Variante dell’MPEG, basato su di una sequenza di immagini JPEG. Utilizzata nel formato DV.

MMS (Multimedia Messanging Service) – Tecnologia che consente agli utenti della telefonia cellulare di incorporare audio, fotografie ed altri contenuti in un messaggio di testo tradizionale, trasformandolo in un messaggio multimediale fatto di immagini e suoni.

Modalità burst – Vedi anche: Scatto a raffica

Modalità multi – Vedi anche: Composizione multiscatto

Moirè – Difetto di visualizzazione che sovrappone un tipico effetto geometrico ”a retino” o ”a griglia” sull’immagine, dovuto alla presenza di due o più griglie o retini di dimensioni diverse posti tra l’osservatore ed il soggetto o lo sfondo dell’immagine. E’ anche un effetto molto frequente durante la stampa dei mezzitoni, a causa della loro errata inclinazione angolare.

Monocromatica – Immagine costituita da un solo colore, detto anche foreground (solitamente il bianco) sullo sfondo (background) nero.

Motion blur – Effetto grafico che consiste nell’elaborare diverse volte lo stesso frame, calcolando a ogni passata la posizione di alcuni, e ben determinati, oggetti in movimento rispetto allo scenario; nella rappresentazione della scena 3D si avrà che gli oggetti in movimento verranno resi con una sorta di “scia” in modo da rendere il loro movimento maggiormente fluido. E’ quindi un particolare effetto di blur lungo una direzione, che da’ appunto l’impressione del movimento.

MP3 – Abbreviazione di MPEG layer 3, è un formato di compressione di dati adatto ed utilizzato per i file audio. Il formato di compressione MP3 riduce di ben 12 volte l’ingombro dei file audio senza modificarne o alterarne la qualità e consente inoltre la diffusione della musica su apparecchiature diverse rispetto ai tradizionali impianti Hi-Fi.

MPEG2 – Sistema digitale di compressione dei dati in grado di ridurre sensibilmente la dimensione del dato finale; è utilizzato per la compressione dei dati digitali che compongono i SVCD.

MPEG4 – Sistema digitale di compressione dei dati, in grado di ridurre sensibilmente la dimensione del dato finale, è utilizzato per la compressione dei dati digitali che compongono i DivX.

MPG, MPEG (Moving Picture Experts Group) – Formato video compresso più diffuso su Internet, alla base della tecnologia del DVD. Permette di comprimere filmati video ed audio utilizzando degli algoritmi analoghi a quelli del JPEG, ma adattati al video. Esistono varie versioni dell’MPEG, dalla 1 alla 3, che presentano un livello qualitativo sempre migliore.

MRU (Media Receiver Unit) – Unità Centrale (box esterno con sintonizzatore TV, prese video e SCART) atta a collegare al monitor LCD varie apparecchiature video.

MultiMedia – Memoria Flash rimovibile, di formato 32x24x1,4 mm, con capacità fino a 512MB. Tutte le apparecchiature che mostrano la didascalia MultiMedia sono certificate compatibili secondo questo standard. Prive di controller incorporato, sono state soppiantate dalle nuove schede SD (Secure Digital), con controller, di cui ne mantengono il formato. Le MultiMedia sono spesso utilizzate negli MP3 Player per memorizzare musica, e dalle videocamere digitali per memorizzare foto.

MVA (Multi Domain Vertically Aligned) – Tecnologia utilizzata nella progettazione di monitor LCD, evoluzione della tecnologia MV, in cui le molecole dei cristalli liquidi vengono orientate in modo differente ma tra loro speculare, variando la tipologia del campo elettrico applicato: il vantaggio consiste nel fatto che al variare della posizione, l’osservatore potrà visualizzare una uniformità nella scala cromatica del colore in quella determinata zona dello schermo LCD ed avere così la stessa qualità dell’immagini da ogni angolo di visuale.

N

NG – Acronimo di Numero Guida. [vedi anche “flash incorporato”]

NiCd (Nickel-Cadmio) – Batterie ricaricabili tra le più diffuse. Presentano spesso problemi di ”memoria”: se non vengono scaricate completamente prima di ricaricarle, si caricheranno sempre meno. Genericamente, non sono consigliate per dispositivi digitali, quali le fotocamere, in quanto queste ultime hanno dei meccanismi di sicurezza che comportano lo spegnimento automatico se la carica delle batterie è inferiore ad un certo livello, e di conseguenza non le scaricano mai completamente.

Night Capture – Funzione che consente di effettuare riprese in ambienti bui.

NiMH (Nickel-Metal Hydrid) – Batterie ricaricabili tra le più potenti, prive di metalli tossici; sono basate, infatti, sulla tecnologia all’idruro di nichel (NiMH). Possono essere ricaricate in qualsiasi momento, ed hanno una durata maggiore rispetto a quelle NiCd. Usate con fotocamere digitali, permettono di avere una notevole autonomia d’uso, soffrendo in maniera minore del problema “memoria” rispetto alle NiCd [vedi].

NTSC (National Television Standard Committee) – Standard per il segnale video e televisivo usato in USA, Canada, Giappone, Sud America. E’ di risoluzione e qualità inferiore rispetto al PAL, ma lo schermo viene aggiornato ogni 1/60s, garantendo un realismo lievemente maggiore. [vedi anche “PAL”]

O

Obiettivo – Lente, o gruppo di lenti, atta a catturare la luce, inviandola al sensore CCD, al mirino od alla pellicola. Alcune parti dell’obiettivo sono mobili, per permettere la messa a fuoco, e può esserci un diaframma per regolare la quantità di luce che l’obiettivo deve catturare.

On Screen Display – Tecnologia, utilizzata da molti DVD, che consente di visualizzare alcune informazioni direttamente sullo schermo del televisore.

One Touch – [vedi “hot-key”]

Otturatore – Meccanismo che, posto tra l’obiettivo ed il sensore o la pellicola, si apre permettendo il passaggio della luce, e si richiude completamente dopo un intervallo di tempo prestabilito.

Otturatore a iride – Tipo di otturatore che, come il diaframma, si chiude dall’esterno verso l’interno. E’ oramai praticamente inutilizzato.

Otturatore a tendina – Tipo standard di otturatore; nella variante più moderna è composto da due tendine che scorrono in due direzioni, aprendo una finestrella o, nell’altra, richiudendola. La diversa regolazione delle due tendine comporta un diverso tempo di posa.

Otturatore elettronico – Otturatore di ultima generazione, è usato specialmente per fotocamere e videocamere digitali. E’ un otturatore “virtuale”, in quanto consiste in un meccanismo elettronico interno al CCD.

Otturatore meccanico – [vedi “otturatore a tendina”]

P

Paesaggio – Vedi anche: Landscape

PAL (Phase Alternation Line) – Sistema per la trasmissione televisiva usato in Europa ed Australia. Lo schermo viene aggiornato ogni 1/50s, ma è di risoluzione e qualità superiore rispetto al sistema televisivo NTSC.

Palette (Tavolozza) – Tecnologia di visualizzazione digitale dei colori; utilizza 8 bit per punto (256 colori). Nei programmi di grafica è anche uno strumento che permette la selezione e la modifica di un colore, scegliendo quali tra i colori a disposizione usare.

PAP (Picture and Picture) – Funzione che consente di visualizzare contemporaneamente due programmi TV in due diverse finestre, sulle sezioni sinistra e destra dello schermo.

PAT (Program Association Table) – Funzione che consente di visualizzare contemporaneamente al programma sintonizzato una finestra Televideo. E’ possibile quindi guardare una trasmissione su di un canale sulla sezione di sinistra, mentre scorre il televideo dello stesso canale sulla destra.

PCM (Pulse Code Modulation) – Sistema di codifica di un segnale audio in una serie di impulsi elettrici o magnetici. E’ utilizzato in tutti i moderni campionatori, registratori digitali ed interfacce audio per computer. Per ottenere una riproduzione fedele di un segnale audio, la codifica PCM mira ad effettuare un’accurata lettura della forma d’onda del segnale. Prendendo, e memorizzando, una serie molto accurata di misurazioni di una forma d’onda analogica, il sistema di codifica PCM può ricostruire un’approssimazione molto vicina del suono corrispondente a quella forma d’onda. In un sistema PCM di alta qualità, l’approssimazione può essere così accurata che un suono registrato è praticamente indistinguibile dalla sua sorgente.

PCMCIA (Personal Computer Memory Card International Association) – Associazione per gli standard internazionali; tale acronimo indica al contempo le periferiche per reti wireless utilizzate dai notebook, cui vengono collegate attraverso un connettore PCMCIA situato sul retro o su di un lato del computer. Generalmente di dimensioni ridotte, le schede PCMCIA sono suddivise in tre tipi, a seconda dello spessore: tipo I (schede sottili), tipo II (schede più spesse, lo standard più diffuso) e tipo III (schede a doppia altezza). I lettori di tipo II accettano anche le schede di tipo I, e quelli di tipo III accettano tutte le schede; i lettori con due slot tipo II possono ospitare anche una sola scheda di tipo III.

PCX (PiCture eXchange format) – Estensione per file di grafica (bitmap) usato nelle immagini a colori o scala di grigi; memorizza max 256 colori. E’ un vecchio formato, ormai in disuso, sostituito dal GIF che è più versatile ed occupa minore spazio su disco. Vedi anche: GIF

Pentacromia – Tecnologia di stampa a 5 colori. Arricchisce le stampe ottenute in quadricromia con delle sfumature dolci, molto più graduali e realistiche, grazie all’uso di un ulteriore colore chiaro, generalmente un giallo o un celeste. Superata dalla esacromia. Vedi anche: Esacromia

Pentaprismatico – Aggettivo identificante un mirino Reflex realizzato con un prisma di vetro. Vedi anche: Mirino ottico Reflex (detto anche SLR o TTL)

Piano focale – Piano in cui si forma l’immagine, posto dietro l’obiettivo. Tale immagine sarà perfettamente a fuoco solo se tutti i punti ripresi dall’obiettivo sono posti alla stessa distanza dal piano; variando la distanza dei soggetti inquadrati, anche il piano focale si sposta di conseguenza. Vedi anche: Lunghezza focale, Messa a fuoco.

PICT – Formato di file per immagini utilizzato da Macintosh, con possibilità di compressione JPEG. Vedi anche: JPEG, JPG (Joint Picture Export Group)

PIM (Print Image Matching) – Tecnologia sviluppata da Epson per garantire una migliore corrispondenza dei colori su carta rispetto a quelli registrati dalla fotocamera; consente regolazioni accurate del colore prima della stampa finale.

PIN (Personal Identification Number) – Numero di identificazione personale, utilizzato come protezione contro un uso non autorizzato della SIM Card. Il PIN, consegnato insieme alla SIM dal gestore di rete, è composto da quattro numeri, modificabili dall’utente. Generalmente sono disponibili due codici, il PIN1 e PIN2.

PIP (Picture in Picture) – Funzione che permette la visione contemporanea di due immagini in movimento: è possibile visualizzare in una finestra un programma televisivo e nell’altra dati provenienti da una sorgente video esterna (ad esempio da un videoregistratore), utilizzando un ampia gamma di comode applicazioni, tra cui 12 immagini multiple, Freeze e Swap.

Pixel (Picture element) – Unità elementare componente tutte le immagini. Per ciascun pixel può essere memorizzata una certa quantità di informazioni, tale da ricostruire il colore e la luminosità di un file d’immagine; maggiore è la quantità di informazioni sui singoli pixel, maggiore la qualità dell’immagine e la fedeltà al colore originale. A seconda del formato con cui l’immagine viene memorizzata, è possibile avere immagini monocromatiche (ovvero a 2 soli colori), in scala di grigi (con 256 livelli graduali di grigio circa), con più colori (4, 16, 256, eccetera… il numero di colori è sempre una potenza di 2), oppure true color.

Porta Parallela – Connettore del computer per la trasmissione dei dati ed il collegamento con perifriche, sia in entrata che in uscita, ad 8 bit.

Portrait – Vedi anche: Ritratto

Posa B (BULB) – Terminologia indicante un tempo di esposizione prolungato; è una caratteristica quasi esclusiva delle fotocamere professionali. Viene invariabilmente associata all’uso di un treppiede, dove risulta utile anche l’uso di uno scatto flessibile od un telecomando. Vedi anche: Tempo di posa, Scatto flessibile

Posa – Esposizione: tempo in cui il CCD o la pellicola registrano l’immagine. Vedi anche: CCD (Charge-Coupled Device), Tempo di posa

PPI (Pixels Per Inch) – Vedi anche: DPI (Dots Per Inch)

Profondità di campo – Parte d’immagine perfettamente nitida, dove in un intervallo definito tutti i punti sono messi a fuoco contemporaneamente. E’ inversamente proporzionale all’ampiezza del fascio di luce catturato dall’obiettivo, quindi minore è l’apertura del diaframma, maggiore è la profondità di campo. Diaframmi molto aperti, su obiettivi molto larghi, consentono di sfruttare l’effetto della profondità di campo per porre in maggior risalto il soggetto in primo piano, grazie alla messa a fuoco, e lasciando lo sfondo sfocato. Sulle fotocamere digitali compatte, che hanno tutte obiettivi abbastanza stretti, non è un effetto molto evidente, tranne che in macrofotografia. Vedi anche: Apertura del diaframma, Messa a fuoco

Profondità di colore – Indica il numero di bit usati per descrivere il colore di ogni singolo punto di un’immagine. Con 1 bit il punto può essere soltanto o bianco o nero, mentre con 2 bit si hanno quattro diverse combinazioni: bianco, nero e due tonalità di grigio.

Progressive Scan (Scansione progressiva) – Funzione che permette di acquisire il fotogramma con un’unica scansione della durata di 1/50 di secondo. Grazie all’utilizzo di questa funzione è possibile ottenere un’elevata risoluzione verticale delle immagini, molto importante quando si desidera acquisire un’immagine per stamparla su carta. La maggior parte delle videocamere, che offrono anche la possibilità di scattare foto, dispongono della funzione “Progressive Scan”: in questo modo è possibile scattare fotografie e/o fermi immagine nitidi e dettagliati anche di soggetti in movimento.

Protocol ID (Protocol IDentification) – Codice identificante, nello standard breve dei messaggi (SMS), il tipo di messaggio nel sistema GSM.

PSTN (Public Switched Telephone Network) – Rete telefonica pubblica commutata: indica la normale rete telefonica fissa, collegata via cavo.

PUK (Personal Unblocking Key) – Codice di sblocco fornito dal gestore di rete, utilizzato quando viene digitato per tre volte consecutive un codice PIN errato. Quando sono disponibili due codici PIN1 e PIN2, ci sono anche i corrispondenti PUK1 e PUK2. I codici PUK sono formati da otto cifre e non possono essere modificati dall’utente.

Punto di bianco – Il tono più chiaro stampabile in un immagine. I valori tonali oltre questo limite sono interpretati come bianco. Vedi anche: Range Dinamico

Q

Quadricromia – Tecnica di stampa basata sul modello CMYK, per la rappresentazione del colore sulla carta. Superata dalla pentacromia. Vedi anche: CMYK (Cyan, Magenta, Yellow, blacK)

R

Raffica – Numero di fotogrammi che possono essere scattati in sequenza in un determinato intervallo di tempo (generalmente di un secondo), tenendo premuto il pulsante di scatto. [vedi anche “scatto a raffica”]

Range Dinamico – Differenza misurabile tra il colore più chiaro e il più scuro che un sistema può distinguere o creare. [vedi anche “punto di bianco”]

Rapporto d’aspetto (Aspect Ratio) – Rapporto tra larghezza e altezza di un’immagine. Nei monitor tale rapporto è genericamente di 4/3 (=1,3 periodico), mentre in una pagina A3, A4, A5 o A6 è costante, pari a circa 1,4142; nel formato classico della fotografia è 3/2 o 1,5 e nel formato video corrisponde a 16/9 (=1,7777 periodico). Questo fa sì che nella stampa su una pagina A4 di una immagine VGA 640×480, compariranno dei bordi laterali bianchi, mentre nel vedere un video 16/9 sul monitor VGA comparirà un bordo superiore ed uno inferiore. Per le fotocamere digitali, infine, a seconda del modello, esistono vari rapporti d’aspetto, da poco più di 1 (quasi un quadrato) a circa 16/9.

Rapporto di contrasto – Rapporto tra toni chiari e scuri in un’immagine. Con un contrasto elevato, si ottiene una migliore qualità delle immagini, in quanto sono presenti molti toni intermedi. Nei videoproiettori, tale funzione permette di creare aree dell’immagine molto scure e aree molto chiare, in qualunque condizione di luminosità.

Rapporto focale – Rapporto tra il diametro dell’apertura del diaframma e la lunghezza focale. Si esprime sotto forma di frazione preceduta da una f, ad esempio f/2.8 oppure anche F1:2.8.

Raw (Grezzo) – In inglese “grezzo”, è un formato di registrazione di file fotografici, presente in alcuni modelli di fotocamere digitali. In un file “Raw” le informazioni vengono registrate così come catturate dal sensore CCD, senza le correzioni del software: si tratta di un formato senza perdita di qualità, che può essere letto soltanto da programmi appositi, forniti dal costruttore della fotocamera. Non è un formato standard, infatti ogni costruttore ha un suo formato “Raw”. Le sue dimensioni sono più piccole dell’equivalente formato TIFF, ma più grandi di un JPEG. Le correzioni devono comunque essere effettuate con un programma di ritocco fotografico.

RCA – Tipo di presa per le uscite audio-stereo o per i segnali audio-video composito.

Rendering – Software in grado di creare una immagine, di qualità, rendendo un disegno vettoriale o a punti simile ad una fotografia; tale processo avviene tramite l’utilizzo di altre immagini oppure tramite un modello matematico che simula realisticamente l’aspetto di una scena in tre dimensioni. L’elemento su cui si basa il calcolo è la resa realistica delle fonti luminose, che rendono possibile il passaggio da una immagine bidimensionale ad una tridimensionale, grazie proprio al contrasto luci/ombre che determina la profondità di campo.

RF (Radio Frequency) – Indica il segnale in radio frequenza che intercorre tra la stazione fissa e il telefono cellulare ad essa collegato.

RGB (Red, Green, Blue) – Sistema più usato per definire un colore a video; è un metodo di composizione del colore e consiste nel separarlo nelle sue componenti luminose: rosso, verde e blu. E’ detta sintesi additiva in quanto è possibile ottenere tutti i colori dello spettro sommando le tre componenti, fino al bianco.

Riduzione del rumore di fondo – Si tratta di una speciale impostazione di cui sono dotate alcune fotocamere e videocamere per migliorare le riprese notturne e le immagini realizzate con scarsa illuminazione. I pixel corrotti o anormali vengono identificati e messi a confronto con gli altri; quando avviene l’identificazione di un pixel danneggiato, il suo valore viene corretto per rendere l’immagine più pulita.

Riduzione effetto occhi rossi – Funzione in grado di ridurre l’effetto occhi rossi, dovuto ad un cambiamento dello stato delle pupille che si dilatano e si contraggono in risposta all’esposizione ad una fonte luminosa. Se la luce è intensa, le pupille tendono a restringersi, mentre con un’illuminazione soffusa possono dilatarsi notevolmente. Facendo scattare il flash, la luce attraversa la pupilla, dilatata a causa dell’oscurità dell’ambiente, e viene a sua volta riflessa dai vasi sanguigni dietro la retina. Questo secondo riflesso torna alla fotocamera sotto forma di una macchia rossa. Tramite il lancio di un impulso, o di una raffica di impulsi, quindi, antecedente lo scatto del flash, si riduce notevolmente tale difetto.

RIFF (Resource Interchange File Format) – Letteralmente: “formato file per lo scambio di risorse”; è un formato di archiviazione usato con immagini in scala di grigio.

Ripresa agli infrarossi – Tecnica di ripresa adottata da alcune videocamere e fotocamere digitali, tramite l’adozione di un sensore sensibile anche agli infrarossi, invisibili all’occhio umano; uno speciale faretto, posto sulla videocamera stessa, illumina quindi la scena senza disturbare (la luce emessa viene captata solo dalla videocamera). Questo consente di effettuare riprese in ambienti scarsamente illuminati (o semplicemente di notte) anche quando non è possibile, o comunque non è opportuno, accendere luci.

Risoluzione – Numero di punti presenti in un’immagine. Con tale termine viene indicata la dimensione di un’immagine, espressa in larghezza x altezza, misurata in pixel, ppi o dpi. In questi ultimi due casi si parla anche di definizione o densità di stampa o di scansione, in quanto non si conoscono le reali dimensioni dell’immagine digitale ma solo quanti pixel o punti elementari ci sono in un pollice. Quindi un’immagine potrà essere contemporaneamente di risoluzione 640×480 pixel (in tal caso occuperà tutto lo schermo VGA) e venire stampata a 300 dpi. Vedi anche: Densità di stampa, DPI (Dots Per Inch)

Risoluzione interpolata – Risoluzione che permette di generare, in un’immagine catturata da un sensore CCD, punti addizionali inesistenti, mediante un processo che lavora sui valori medi delle informazioni relative ai pixel contigui. Si ottiene quindi un ‘immagine di qualità superiore, in quanto contenente un numero maggiore di informazioni. Alcune fotocamere hanno appositi programmi che consentono di aumentare il numero totale dei pixel che compongono l’immagine, andando oltre la risoluzione massima effettiva. Questa tecnica dà comunque risultati migliori quando viene eseguita sulla risoluzione reale attraverso un buon programma di ritocco fotografico.

Risoluzione orizzontale – Numero di linee verticali che un sistema é in grado di riprodurre. Il numero di linee è misurato su un asse orizzontale.

RS-232 – Interfaccia seriale che permette lo scambio di dati tra dispositivi digitali: i bit che compongono l’informazione vengono trasmessi uno alla volta su di un solo filo.

Rumore di fondo – Disposizione casuale e non desiderata di pixels, che interferisce sulla qualità delle immagini.

S

S-video (Super video) – Interfaccia per la connessione video; permette di trasferire i dati video provenienti da una sorgente, dando riultati migliori rispetto ad un collegamento Scart e ad un segnale video composito, viaggiando i dati su cavi diversi.

Saturazione – Termine indicante la capacità dell’occhio umano di percepire la purezza del colore.Quando la saturazione è ridotta al minimo, si ottiene un’immagine in scala di grigi. La saturazione, quindi, ha come presupposto quello di interpretare un colore in base a quanto questo si discosti dal grigio stesso. Vedi anche: Chroma

Scala di grigi – Immagine basata unicamente su tonalità di grigio, che possono andare dal bianco al nero. I grigi si formano mescolando sempre in parti uguali le componenti RGB, CMY o CMYK.

Scart – Presa con 21 pin, utilizzata per il collegamento di dispositivi audio/video come videoregistratori, ricevitori, lettori DVD, decoder e televisori.

Scatto a raffica – Variante dello scatto continuo [vedi]; in questo caso la fotocamera non può scattare più di un certo numero di fotografie.

Scatto ad intervalli di tempo – [vedi “autoscatto”]

Scatto continuo – Modalità presente in alcune fotocamere che permette di scattare una sequenza arbitraria di fotografie ad intervalli di tempo ravvicinati, mantenendo premuto il bottone dello scatto.

Scatto flessibile – Cavo flessibile in grado di avvitarsi sul bottone di scatto di una fotocamera, permettendo di scattare senza vibrazioni indesiderate, mantenendo l’otturatore aperto nella posa B.

SCSI (Small Computer System Interface) – Standard di comunicazione ad alta velocità per periferiche, usata principalmente per i dischi rigidi, ma anche per alcuni scanner e fotocamere digitali professionali. Disponendo di schede di controllo dedicate, è in grado di pilotare fino a 15 diverse periferiche, mantenendo un carico sul processore centrale veramente irrisorio.

SD (Secure Digital) – Standard Digital Memory Card: espansione di memoria per dispositivi portatili. Consiste in una evoluzione delle schede MultiMedia, caratterizzata dalla presenza di controller.

Seconda tendina – Termine usato per indicare il momento in cui l’otturatore si chiude al termine del tempo di posa. Range temporale ideale per usare il flash nelle pose lunghe, in quanto l’attivazione del flash appena prima della chiusura dell’otturatore fa sì che i soggetti in movimento appaiano in modo più naturale, ”davanti” alla scia del movimento; al contrario, attivando immediatamente il flash, i soggetti apparirebbero ”dentro” tale scia oppure ”dietro”. Vedi anche: Flash (lampeggiatore), Sincro flash

Semi-spot (o Center-Weighted) – Modalità dell’esposimetro atta alla misurazione della luce, effettuando una media pesata tra l’intero fotogramma e il valore della misurazione Spot. Vedi anche: Esposimetro, Spot

Sensore CCD – [vedi “CCD (Charge-Coupled Device)”]

Sfocatura Gaussiana – Effetto digitale che si applica all’immagine; utilizza la distribuzione gaussiana del colore, a forma di campana, per rendere l’immagine più soft.

Shadow – La zona / le zone più scure dell’immagine.

Side Shot 2 – Funzione dei videoproiettori SONY che permette di ottenere un’immagine centrata pur posizionamdo il videoproiettore lateralmente rispetto al margine dello schermo.

SIM (Subscriber Identity Module) – Scheda di identificazione utente, dotata di microprocessore, dove sono contenute tutte le informazioni necessarie al funzionamento dei telefoni cellulari GSM. Ogni SIM card prevede codici di protezione PIN e PUK.

SIM Application Toolkit – Sistema che rende possibile l’attivazione in modo dinamico di nuove opzioni da parte del gestore. Per l’utilizzo del SIM Application Toolkit è necessario che il gestore preveda questa opzione e che il telefono sia compatibile.

Sincro flash – Modalità d’ uso del flash che permette di sincronizzare il lampo del flash con l’apertura (prima tendina) o la chiusura (seconda tendina) dell’otturatore. Quest’ultima modalità è anche nota come sincronizzazione lenta, in grado di garantire delle foto di aspetto soddisfacente con corpi in movimento ed in condizioni di non completa oscurità; tale sincronizzazione comporta spesso dei vincoli che riguardano i tempi di posa, spesso limitando la durata minima.

SIRDS (Single Image Random Dot Stereogram) – Stereogramma [vedi] su singola immagine, generato con una sequenza di punti colorati a caso.

Sistemi di altoparlanti HT – Diffusori acustici composti da una particolare schermatura che impedisce ai componenti magnetici di disturbare le immagini in fase di riproduzione.

SLR (Single Lens Reflex) – [vedi “mirino ottico Reflex”]

SmartMedia – Standard diffuso di schede di memoria. Tutte le apparecchiature che mostrano la didascalia SmartMedia sono certificate compatibili secondo questo standard. Si tratta di schede grandi quanto le CompactFlash, ma più sottili, e purtroppo circa 8 volte più lente nelle operazioni di lettura/scrittura. Sono tra l’altro prive di controller incorporato. Esistono due tipi di schede SmartMedia, in tutto e per tutto uguali nell’aspetto, ma funzionanti a 3,3Volt oppure 5Volt. Queste ultime sono le più vecchie, ormai in disuso. Le SmartMedia 3,3V sono perciò quelle utilizzate dalle moderne fotocamere digitali.

SMS (Short Message Service) – Funzione che consente di trasmettere o ricevere brevi messaggi alfanumerici, composti mediante la tastiera del telefono cellulare. E’ possibile utilizzare fino a 160 caratteri, che verranno visualizzati sul display del telefonino del destinatario.

Solarizzazione – Effetto dovuto ad una forte sovraesposizione dell’immagine sulla pellicola: superata una certa soglia, la parte più luminosa dell’immagine viene ”bruciata” dalla luce, annerendosi. Nei sensori CCD: il bianco ”dilaga” sui pixel adiacenti. Vedi anche: Sovraesposizione

Sottoesposizione – Illuminazione insufficiente o non corretta impostazione della fotocamera; il CCD (o la pellicola) registra una parte dell’immagine come completamente nera. Vedi anche: CCD (Charge-Coupled Device), Esposizione, Sovraesposizione

Sovraesposizione – Illuminazione eccessiva oppure non corretta impostazione della fotocamera; il CCD (o la pellicola) registra una parte dell’immagine come completamente bianca. Vedi anche: CCD (Charge-Coupled Device), Esposizione, Sottoesposizione, Solarizzazione

Spettro di assorbimento – L’insieme delle lunghezze d’onda assorbite da un determinato materiale. Vedi anche: Lunghezza d’onda, Spettro luminoso

Spettro di emissione – L’insieme delle lunghezze d’onda emesse da una sorgente luminosa. Vedi anche: Lunghezza d’onda, Spettro luminoso

Spettro luminoso – L’insieme dello spettro di emissione e di quello di assorbimento. Vedi anche: Lunghezza d’onda, Spettro di emissione, Spettro di assorbimento

Spot – Modalità dell’esposimetro atta alla valutazione dell’esposizione di una piccola area posta esattamente al centro dell’immagine. Vedi anche: Esposimetro, Semi-spot (o Center-Weighted)

SSFDC (Solid State Floppy Disk Controller) – Sinonimo di SmartMedia [vedi]; tale denominazione venne inventata dalla Toshiba nel 1996, avendone sviluppato la tecnologia.

Stabilizzatore d’immagine – Funzione che permette alle videocamere digitali di ottenere un’immagine ferma, andando a correggere i movimenti involontari causati da chi sta filmando. E’ possibile distinguere due diverse tipologie di stabilizzatore d’immagine: elettronico e ottico.

Staffa per flash esterno – Staffa che consente di montare un flash esterno su apparecchi sprovvisti di slitta (hotshoe), tenendo i due elementi – flash e fotocamera, ad esempio – allineati nella stessa direzione. Tale configurazione è possibile attraverso l’uso di un treppiede.

Stampante digitale – Stampante “intelligente”, ossia in grado di funzionare senza il computer, semplicemente collegandola ad un televisore. In alcuni modelli è presente uno slot in grado di leggere le schede di memoria CompactFlash, SmartMedia, Memory Stick, PCMCIA, interpretandone il DPOF per stampare poi le foto desiderate. Si tratta quasi sempre di stampanti a sublimazione termica. Vedi anche: DPOF (Digital Print Order Format)

Stereogramma – Immagine stereoscopica, ossia composizione di due immagini il cui risultato dà l’impressione delle tre dimensioni. Vedi anche: Foto stereoscopica, SIRDS (Single Image Random Dot Stereogram)

Sublimazione termica – Tecnologia di stampa a colori che trasferisce il colore ai supporti cartacei attraverso gas condensati a caldo. La qualità è pressochè identica a quella fotografica.

Subwoofer – Sistema di altoparlanti utilizzato per la riproduzione delle basse frequenze.

Super Nightshot – Tecnologia che consente di ottenere riprese nitide anche in condizioni di luce scarsa: la velocità dell’otturatore si imposta automaticamente tra 1/60 ed 1/4 di secondo, per consentire una visione chiara dei soggetti inquadrati.

SuperCCD – Tecnologia brevettata da Fujifilm che consente, grazie a pixel di forma esagonale disposti a nido d’ape, di raccogliere più luce di un CCD convenzionale, raggiungendo una sensibilità equivalente maggiore e, contemporaneamente, di registrare un maggior numero di dettagli, permettendo quindi, con una diversa interpolazione, di ottenere immagini a risoluzione più alta. Vedi anche: CCD (Charge-Coupled Device)

SVCD (Super Video Compact Disc) – Acronimo di Super Video CD: si tratta di un formato standard che può arrivare ad un livello qualitativo simile a quello dei DVD grazie all’elevato “bit rate” utilizzato nella compressione video, di tipo MPEG2.

SVGA (Super Video Graphics Array) – Standard video che consente una risoluzione di 800×600 pixel in 16 colori.

T

T9 – Tecnologia che consente di scrivere messaggi mediante la tastiera del telefono cellulare evitando la pressione ripetuta dei tasti per ricercare la lettera giusta tra quelle associate ad ogni tasto. Grazie a questa tecnologia è possibile analizzare e confrontare le lettere digitate con l’aiuto di un database linguistico, ottenendo così la parola corretta premendo una sola volta i vari tasti letterali.

TBC (Time Base Corrector) – Acronimo di “Correttore Base Tempi”; viene utilizzato per correggere i vari difetti di un segnale video in uscita da un videoregistratore. Questi difetti sono dovuti principalmente alla riproduzione del nastro video, dove alle variazioni di velocità del nastro in registrazione può conseguire la variazione di alcuni parametri del segnale video. I TBC vengono anche utilizzati durante le copie tra videocassette, per eliminare il tremolio delle linee verticali che si vengono a creare.

Teleobiettivo – Obiettivo di focale più lunga del normale, che ha quindi un campo visivo più ristretto ed un ingrandimento maggiore; un obiettivo può essere più o meno tele, dato che non c’è un limite preciso per definire un teleobiettivo.

Telephoto – [vedi “teleobiettivo”]

Temperatura del colore – Misura proporzionale alla lunghezza d’onda della radiazione emessa; si misura in gradi Kelvin. La temperatura della luce solare (bianco-bluastra) è di circa 5400 K, mentre la temperatura di una lampadina a incandescenza (Tungsteno) è di circa 3200 K.

Tempo di posa – Durata dell’esposizione. Vedi anche: Esposizione, Posa

Testa – Supporto per la fotocamera/videocamera posto sopra al treppiede (spesso è incorporata nello stesso). Permette di posizionare e ruotare con molta precisione la fotocamera/videocamera e di mantenerla nella posizione impostata, eliminando ogni tipo di vibrazione.

THX (Tomlison Holman’s eXperiment) – Certificazione realizzata dalla Lucas Film (THX 1138, “Esperimenti di Holman Tomlinson”, dal nome dell’audio designer collaboratore del regista nel 1980) atta a stilare i requisiti che le sale cinematografiche e gli apparecchi elettronici (quali lettori di Laser Disc, DVD, VHS, DVHS) devono garantire, se dotati di tale marchi. Il THX è, infatti, anche un sistema di rielaborazione dei segnali Dolby Pro Logic (THX 4.0) Dolby Digital e DTS (THX 5.1). Vedi anche: Dolby Digital, Dolby Pro Logic

TIFF (Tagged Image File Format) – Formato standard per la computer grafica di qualità. Le immagini TIFF non subiscono compressione, al contrario di quelle salvate in JPEG, e possono essere rielaborate e salvate all’infinito senza nessun degrado della qualità. Tale formato memorizza 24 bit per pixel, ma esiste anche uno speciale formato TIFF a 48 bit, che è in grado di memorizzare appunto 16 bit per colore, garantendo così la possibilità di mantenere la qualità massima anche attraverso complicate e lunghe elaborazioni. Alcune fotocamere digitali professionali, ed alcuni scanner professionali, sono anche in grado di generare file TIFF nello speciale formato a 48bit.

Touch Screen – Display sensibile al tocco. Alcuni telefoni cellulari ed anche alcune videocamere possiedono questo tipo di visore: è possibile scegliere le varie opzioni toccando semplicemente il display con un dito o con l’apposita penna.

Treppiede – Supporto portatile per fotocamere/videocamere. Permette di scattare fotografie da posizioni inusuali e consente anche tempi di posa lunghissimi, esenti da difetti dovuti a vibrazioni o movimento accidentale della fotocamera. E’ spesso usato in abbinamento ad una testa, uno scatto flessibile o un telecomando, o comunque in combinazione con l’autoscatto. Può essere motorizzato per consentire riprese ”panoramiche”.

Treppiede motorizzato – Tipo di treppiede con telecomando, studiato per prodotti video. Una volta posizionata la videocamera, è possibile utilizzare il telecomando per ruotarla ed inclinarla durante le riprese, in modo da ottenere un movimento fluido, senza scossoni, con un effetto professionale.

Tricromia – Tecnica di stampa basata sul modello CMY per la rappresentazione del colore sulla carta. Superata dalla Quadricromia. Vedi anche: CMY (Cyan, Magenta, Yellow), Quadricromia

True color – Vero colore. Modalità grafica in cui sono associati 24bit (profondità del colore) per ogni pixel, in modo da poter visualizzare fino a 16 milioni di colore. Vedi anche: Profondità di colore

TruSurround – Tecnologia utilizzata nei lettori DVD in grado di offrire un effetto audio realistico: si avrà infatti la sensazione di ascoltare in “surround” senza l’installazione di altoparlanti posteriori.

TTL (Through the lens) – Attraverso la lente: la luce è captata da un dispositivo di ricezione posizionato tra il flash e l’obiettivo; i circuiti elettronici della fotocamera regolano la potenza del flash tenendo conto dell’apertura di diaframma e della focale dell’obiettivo, in modo da avere una migliore esposizione. Vedi anche: Esposimetro, Auto Focus

TWAIN (Technology Without An Important Name) – Driver che consente, per gli scanner e le fotocamere compatibili, di acquisire un’immagine senza l’utilizzo di un software specifico; è infatti sufficiente installare il driver TWAIN dello scanner o della fotocamera e qualsiasi programma, in grado di usare una periferica TWAIN, potrà effettuare riprese.

U

Ultravioletti – Lunghezze d’onda minori (e temperature del colore superiori) rispetto a quella del colore violetto, ed inferiori a quella dei raggi X. Non sono visibili ad occhio umano.

USB (Universal Serial Bus) – Interfaccia per periferiche di tipo digitale, creato nel 1995 dalla collaborazione di varie aziende (tra cui IBM, Compaq, Microsoft e Intel) per cercare di utilizzare un’unica interfaccia per il collegamento. Consente la trasmissione dei dati a velocità elevata. La porta USB consente di connettere in cascata fino a 127 dispositivi e ha un’ampiezza di banda di 10-100 Kbit al secondo per le periferiche più lente, e di 12 Megabit al secondo per quelle più veloci. I dispositivi collegati all'”Universal Serial Bus” utilizzano la tecnologia “Plug and Play”, che consente di inserirli e rimuoverli senza dover spegnere il computer.

Uscita Coassiale (Coaxial) – Uscita che permette la connessione audio digitale tra un lettore DVD e un apparecchio per la riproduzione audio/video (es.: decoder, TV, Dolby Digital) attraverso fibre ottiche.

Uscita Ottica (Optical) – Uscita audio digitale: permette di trasferire da fonti digitali ad apparecchi di riproduzione AV digitali i segnali audio, attraverso fibre ottiche. Tale ricevitore AV deve essere compatibile con le tecnologie PCM, Dolby Digital, DTS e possedere un ingresso digitale ottico.

V

VA (Vertical Alignment) – Tecnologia utilizzata nella progettazione di monitor LCD, dove tutte le molecole dei cristalli liquidi si orientano uniformemente nella stessa direzione a seconda del campo elettrico applicato, comportando una diversa visualizzazione delle scale cromatiche al variare del punto di osservazione dell’operatoren con conseguente limitazione dell’angolo di visione. Vedi anche: MVA (Multi Domain Vertically Aligned)

Valore – Indica l’intensità di un colore, da un minimo ad un massimo. Può essere espresso come una percentuale, come un valore da 0 a 1, oppure con un valore ad 8 bit (da 0 a 255). [vedi anche “saturazione”]

Velocità otturatore – Determina il tempo di posa, e viene indicata solitamente in secondi o frazioni di secondo.

Velocità sincro flash – Termine indicante il più piccolo tempo di posa possibile con un flash esterno sincronizzato (normalmente alla seconda tendina). Vedi anche: Flash (lampeggiatore), Sincro flash

VGA (Virtual Graphics Array) – Standard video che consente una risoluzione di 640×480 pixel in 256 colori. Vedi anche: SVGA, XGA

Vibracall – Chiamata a vibrazione: dispositivo atto all’eliminazione della suoneria nei telefoni cellulari.

Videoproiettore – Apparecchio che consente di proiettare immagini televisive su schermi di elevate dimensioni. Si possono distinguere due diverse tipologie di videoproiettori: quelli con tecnologia LCD (a cristalli liquidi) e quelli con tecnologia DLP (basata sull’uso di matrici).

Viewfinder – [vedi “mirino”]

Virtual Dolby Digital – Sistema che, partendo da un suono Dolby Digital, lo riproduce con effetto surround, utilizzando una cuffia oppure 2 soli diffusori.

Virtual Dolby Surround – Sistema che consente di creare un effetto multicanale virtuale, quindi di riprodurre un effetto surround, in cuffia oppure attraverso i 2 canali stereo frontali.

VLM – Sistema che consente di navigare in rete dal telefonino utilizzando i comandi vocali, senza bisogno di tastiere.

VLSC (Vector Linear Shaping Circuity) – Circuito di conversione D/A disponibile soltanto sui prodotti ONKYO high-end più avanzati, utilizzato non solo per ridurre il rumore d’impulso nello stadio di conversione, ma per rimuoverlo completamente: i dati vengono convertiti tra i singoli punti di campionamento, uniti tra loro con dei vettori lineari analogici generati in tempo reale, in modo da avere una forma d’onda in uscita più dolce, ottnendo così un segnale analogico preciso e privo di rumore, ricavato da un segnale originale digitale.

Voice dialling – Funzione che permette di effettuare una chiamata da un telefono cellulare mediante comando vocale.

WAP (Wireless Application Protocol) – Standard che stabilisce le modalità di comunicazione tra i telefoni cellulari ed Internet. Si tratta di un protocollo che consente ai telefoni cellulari di poter accedere direttamente ad Internet senza l’ausilio di cavi o schede modem PCMCIA. E’ possibile collegarsi immediatamente alla pagina Web grazie all’uso di specifici software, che consentono di adattare il linguaggio del Web alle esigenze della telefonia mobile.

W

WAV – Estensione di alcuni tipi di file audio.

WID (Wireless Information Devices) – Tecnologia vocale e computeristica combinate in un piccolo, portatile computer-telefono con accesso senza fili ad entrambi i servizi vocali e di informazione.

Wide Screen Plus – Formato delle immagini sugli schermi televisivi (Letterbox) con riduzione della risoluzione delle immagini a 432 righe: offre uno schermo dalle proporzioni ottimali per l’occhio umano. La funzione Philips Wide Screen Plus consente di ripristinare la risoluzione e la qualità dell’immagine a 576 righe.

Wide – Vedi anche: Grandangolo

WML (Wireless Markup Language) – Linguaggio con cui sono scritte le pagine Internet, visualizzabili sui telefonini mediante il protocollo WAP.

wOOx – Tecnologia di irradiazione passiva: grazie ad una speciale sospensione sviluppata da Philips espressamente per gestire i segnali altamente dinamici, necessari per riprodurre audio ad elevata pressione sonora, unita a parametri progettuali attentamente calibrati, vengono garantiti bassi profondi e realistici.

X

XD – eXtreme Digital: supporto di memorizzazione sviluppato in collaborazione da Fujifilm ed Olympus per sostituire l’oramai obsoleto formato Smartmedia; si tratta della più piccola Memory Card disponibile sul mercato.

XGA (eXtended Graphics Array) – Standard video che consente una risoluzione di 1024×678 pixel in 256 colori. Tramite software, la scheda XGA può visualizzare 65000 colori.

Z

Zoom – Funzione che consente una lunghezza a variazione continua, entro un campo di escursione prestabilito, ovvero la possibilità di modificare l’angolazione del campo visivo inquadrato, avvicinando o allontanando il soggetto da fotografare. L’immagine potrà quindi risultare più grande (zoom in) o più piccola (zoom out). Spesso lo zoom viene associato ad un fattore di ingrandimento, come 2x, 4x, eccetera: in questo caso il numero indica di quanto vengono moltiplicate le dimensioni degli oggetti visibili nell’immagine ingrandita. Una funzione di zoom è presente nei programmi di grafica per poter vedere meglio i dettagli su cui si sta lavorando. Lo zoom di un apparecchio in ripresa può essere ottico (=continuo) o digitale. Sugli apparecchi più moderni esiste spesso anche la possibilità di zoomare sulle foto già scattate, durante l’operazione di preview, per esaminarle nei dettagli.

Zoom digitale – Funzione che consente di modificare la lunghezza focale di una fotocamera/videocamera, cosicché il soggetto occupi una porzione più ampia del fotogramma. Denominato anche zoom virtuale, lo zoom digitale si abbina allo zoom ottico, anche se permette di ingrandire le immagini in misura notevolmente maggiore e più velocemente. Essendo il frutto di una interpolazione, la definizione dell’immagine finale sarà tanto minore, quanto più sarà “spinto” lo zoom digitale; ingrandendo un’ immagine, ad esempio, con fattore 2x, verranno utilizzati solo la metà dei pixel posti al centro del sensore CCD, ignorando gli altri. Questa funzione, infatti, opera ritagliando la porzione centrale dell’immagine normalmente catturata e, di conseguenza, riduce la risoluzione dell’immagine generata. E’ possibile scegliere solo uno degli ingrandimenti possibili, e non ci sono solitamente posizioni intermedie. Vedi anche: Zoom, Zoom digitale continuo

Zoom digitale continuo – Zoom che, attraverso la tecnica dell’interpolazione [vedi], permette di regolare l’ingrandimento in maniera continua tra il valore minimo ed il massimo consentito; ovviamente la qualità dell’immagine subisce un degrado proporzionale all’ingrandimento scelto.

Zoom ottico – Funzione atta a modificare realmente la lunghezza focale dell’obiettivo. L’immagine viene quindi ingrandita dalla lente, così che la luce colpisce l’intero sensore CCD, utilizzando tutti i suoi pixel. Lo zoom ottico migliora quindi la qualità e il dettaglio delle immagini. In pratica, questo zoom funziona tramite una componente dell’obiettivo che, spostandosi avanti o indietro, ne modifica la lunghezza focale in maniera continua, all’interno di un intervallo compreso fra una posizione W (Wide) ed una posizione T (Tele).

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