La storia del fotogiornalismo è fortemente legata agli inizi della fotografia. Da quando le persone sono riuscite a creare immagini permanenti, erano interessate a documentare la loro vita e a presentarla al resto del mondo. Quando pensiamo al fotogiornalismo, la seconda guerra mondiale ci viene in mente molto rapidamente come l’evento che è stato coperto dai fotoreporter. Tuttavia, quando ho cominciato ad analizzare questa tipologia di fotografia, ho scoperto che il fotogiornalismo è nato molto prima. L’argomento sembrava essere più ampio di quanto pensassi. Poco noto è il fatto che la storia del fotogiornalismo risale addirittura al 1840.
I fotoreporter sono un gruppo sottovalutato che ha fatto un lavoro importante nel mantenere un popolo informato nella nostra società. Sono, infatti, una parte intrinsecamente importante di una democrazia funzionante. È sempre un argomento molto popolare tra tutti i fotografi quando lo trattiamo qui, così abbiamo deciso di mettere insieme una breve storia del fotogiornalismo.
Il fotogiornalismo differisce da altri tipi di fotografia commerciale che coinvolgono le persone. Come nel giornalismo tradizionale, il compito del fotogiornalista è quello di documentare una storia reale nel modo più autentico possibile e con la massima integrità giornalistica.
Utilizzando le immagini per comunicare le notizie, il fotogiornalismo ha plasmato il modo in cui vediamo il mondo dalla metà del 19° secolo. Ciò che è iniziato come fotografia di guerra si è lentamente esteso ad altri eventi degni di nota, tra cui lo sport, e anche alla narrazione in forma estesa attraverso i saggi fotografici.
Mentre alcuni dicono che il suo periodo d’oro è passato da tempo con la chiusura di riviste fotografiche come LIFE, i fotogiornalisti si stanno adattando, utilizzando nuove tecnologie e sbocchi per continuare a raccontare le storie importanti della società contemporanea. Diamo uno sguardo alle origini del fotogiornalismo e al suo viaggio attraverso la storia, dalle prime storiche, alle controversie e ai fotografi iconici.

Prima che l’agenzia fotografica Magnum fosse fondata, Robert Capa ha coperto la guerra civile spagnola con la sua compagna Gerda Taro. Robert Capa, nato in Ungheria simpatizzava con i repubblicani antifascisti, i socialisti e i poveri.
All’inizio, i giornali esitavano a stampare le sue foto e a diffondere la vera brutalità della guerra. Le riviste erano più interessate a decorare la loro rivista con le fotografie dell’allora famoso fotografo Robert Capa invece di concentrarsi sulle immagini.
Invece di stampare le immagini di guerra, la rivista francese “Regards” pubblicò piuttosto il viaggio iniziale di Capa a Madrid. Nel 1938 Rober Capa fu presentato come “il più grande fotografo di guerra del mondo” dal “Picture Post”.
Durante la sua copertura della guerra civile spagnola, Robert Capa ha catturato una delle fotografie più popolari di tutti i tempi “The Fallen Soldier” il 5 settembre 1936.
“La fotografia è un’affermazione estremamente potente del dilemma esistenziale umano, poiché l’uomo solitario è colpito da un nemico invisibile, come se fosse il destino stesso… la fotografia è un simbolo ossessionante di tutti i soldati repubblicani che morirono in guerra, e della stessa Spagna repubblicana, che si lancia coraggiosamente in avanti e viene colpita”. – Robert Whelan