Mettiamolo subito in chiaro. La maggior parte dei curriculum sono piuttosto brutti, molti addirittura pessimi. Se pensi che il tuo possa essere uno di questi, non abbatterti: i curriculum generalmente non sono brutti o pessimi perché ti manca il talento o non sei qualificato. Sono pessimi perché creare un curriculum vincente è difficile per quasi tutti. Ma perché i curriculum sono così difficili da scrivere?
Quest’articolo fa parte dello speciale Come scrivere un curriculum vincente: potete trovare la prima lezione di quest’articolo a questa pagina.
Beh, in primo luogo, molte persone non capiscono il gioco di cui abbiamo parlato nel primo capitolo e quanto sia importante saper giocare e saper di partecipare ad un gioco. Inoltre molte persone rabbrividiscono quando si tratta di scrivere di se stessi in un modo che metta veramente in mostra i propri talenti e i punti di forza per un responsabile delle assunzioni o un reclutatore. Nella cultura occidentale siamo educati a non vantarci o almeno a non vantarci troppo. Siamo incoraggiati ad essere umili. E qui comincio con il dire che, quando si tratta di scrivere un curriculum, non c’è molto spazio per l’umiltà. Devi gridare al mondo (o meglio, a chi legge il CV) in un che sei un artista, che sei un buon partito, che sei esattamente quello che vogliono e di cui hanno bisogno, cercando sempre di non essere odioso o passando per un contaballe. E se vuoi un aiuto a fare ciò, allora continua a leggere.Punto uno: il curriculum vitae è un documento di marketing, non la tua autobiografia. Quando ti siedi per creare un nuovo curriculum, dimenticati di creare una lista di tutto quello che hai fatto dal tuo primo lavoro al liceo, quando servivi ai tavoli del ristorante di fianco per fare qualche soldo extra. Scrivere un curriculum equivale a realizzare un progetto. Devi avvicinarti a questo progetto con la consapevolezza che stai facendo un documento di marketing e che il tuo intento è quello di catturare l’attenzione di un particolare pubblico e poi invogliare alcuni di quel pubblico ad invitarti per un colloquio. Scrivere un curriculum e scrivere un elenco di attività svolte Sono due cose completamente differenti e la loro differenza è fondamentale: la maggior parte dei curriculum che vengono inviati sì appoggiano pesantemente a quell’elenco di attività e lavori piuttosto che a ciò che in reatà andrebbe scritto. per esempio è assolutamente normale trovare in un curriculum roba del tipo: ho fatto questo, ho supervisionato quello, sono responsabile di quest’altro, gestisco quell’altro ancora. Spiegare le cose di cui sei o eri responsabile in ogni lavoro è certamente importante, ma se non riesci ad andare oltre e dire al pubblico a cui è destinato il tuo CV Perché quella specifica attività che hai fatto e menzionato è importante per il lavoro per il quale stai inviando il curriculum , allora stai sprecando una delle migliori opportunità a tua disposizione. Ricordi quando prima ho scritto che sia il software che il primo revisore dovrebbero essere in grado di collegare le tue attività pregresse al lavoro per cui ti sei candidato? Ecco, una lista di attività pura e semplice è proprio il modo migliore per non realizzare questo collegamento! Non dare mai per scontato nulla! Facciamo un esempio pratico. Invece di scrivere che hai gestito un team di 10 persone provenienti da una acquisizione aziendale, è molto meglio scrivere come tu sia stato o stata il collante che ha tenuto insieme un gruppo di 10 persone durante tutto il difficilissimo, stressante processo di un’acquisizione ostile. state scrivendo più o meno la stessa cosa ma con una grandissima differenza 2 punti Nel secondo caso state evidenziando le vostre capacità di leadership rispetto alla semplice gestione di un gruppo di persone.Hai ragionato come un marketer Ed è proprio quello che devi fare in tutti i punti del tuo curriculum, nessuno escluso.Punto due. Si tratta di loro, non di te. Quindi, all’inizio di questo gioco, al responsabile delle assunzioni non interessa cosa vuoi ottenere da questo accordo.E Per quanto possa sembrare duro è la pura verità. Quando le aziende assumono nuovi dipendenti, lo fanno perché hanno bisogno di qualcuno che entri e li aiuti. Hanno bisogno di qualcuno che li aiuti a fare business, soldi, a crescere in nuovi mercati, a costruire cose per loro, e in ogni caso a rendere la loro vita più facile. Non ti assumono perché vogliono realizzare i tuoi sogni o aiutarti a comprare una casa più bella o una macchina o andartene in vacanza in un posto caraibico. Le aziende ti assumono con l’intenzione di sfruttare le tue competenze a loro favoreFin quando non hai convinto Il capo delle risorse umane ad assumerti, di te non interesserà niente a nessuno. Soltanto dopo, finalizzata l’assunzione, diventerai importante, diventerai una persona da coccolare, diventerai il futuro dell’azienda. Tenetelo a mente mentre inizi a scrivere il tuo nuovo curriculum. Devi mostrare in modo molto chiaro come potrai soddisfare le loro esigenze specifiche. Devi far capire che sei la soluzione ai loro problemi. E lascia perdere tutta quella roba extra che dice loro cosa vuoi, non serve a nulla in questa fasePunto tre. Il tuo curriculum deve essere strategico e non palesemente impreciso. Quasi nessuno riesce a concludere una carriera e, guardando indietro, riesce a dire che quella è stata la carriera perfetta. Non esiste credo un solo caso di una persona che non abbia mai fatto una mossa sbagliata Oppure abbia dovuto fare Le persone con percorsi di carriera impeccabili sono (quasi) inesistenti. La maggior parte di noi ha dei fallimenti lungo la strada: lavori che vorremmo non aver preso, lacune che non siamo sicuri di come affrontare, forse una laurea che non è giunta al termine. Questa non è una cosa che riguarda solo te, ma è qualcosa di comune a quasi tutti noi. Molti di noi hanno problemi più piccoli, alcuni enormi, ma tutti questi problemi devono essere considerati e resi strategici nello sviluppo di un curriculum vitae. A proposito, rendere un problema o una lacuna strategica non è la stessa cosa che mentire spudoratamente. Mentire ai potenziali futuri datori di lavoro potrebbe farti perdere l’occasione di essere assunto o addirittura, nel caso di problemi grossi, essere licenziato se scoperto. In soldoni, non potete fabbricare un curriculum sul nulla.Punto Quattro. Si può essere professionali senza essere soffocanti. Non so per quale oscuro motivo a molti di noi viene voglia di scrivere un curriculum come se si trattasse di un necrologio, una lista della spesa, con un tono noioso o eccessivo che in moltissimi casi Dice molto poco dei vostri veri Talenti. Si tratta di uno di quei curriculum che una volta letto ti fanno venire in mente una sola domanda: “si ma quindi?”. Potresti essere una persona molto attenta ai dettagli, che pensa fuori dagli schemi e che ha una comprovata esperienza di successo, ma se ciò che scrivi è la stessa cosa che scrivono altre 20 o 30 persone, allora il tuo curriculum resterà del tutto anonimo e soprattutto non desterà la minima attenzione in chi lo legge e lo valuta.Detto in parole semplici: è un bene trovare modi diversi, addirittura avvincenti se possibile, di scrivere alcune parti del proprio CV, ovvero le cose per cui sei più conosciuto, di cui sei più orgoglioso e che vuoi portare all’attenzione di chi legge il tuo curriculum. queste saranno le parti che cattureranno l’attenzione in un mare di chiacchiere che spesso e volentieri non dicono e non servono a nulla. Ricorda inoltre che la maggior parte delle persone ( e sto ancora Supponendo che tu abbia superato le forche caudine del software di selezione) sono conversazionali per natura: questo significa che è fondamentale parlare alle persone come se fossero persone reali e non delle macchine nel tuo CV. Evita quindi di essere troppo pomposo, parlare in terza persona, di essere asettico, di usare termini troppo complessi ( conosco persone che hanno scritto molte parole in latino all’interno del loro CV sperando di fare colpo ma ottenendo il risultato opposto).E a proposito di terza persona: quando scrivi un curriculum, il tuo nome e le tue informazioni di contatto sono proprio in cima alla pagina. Dato questo, si presume che tu sia, di fatto, l’autore del CV stesso, quindi è davvero strano e innaturale parlare di te stesso in terza persona su un curriculum. Resistete all’impulso di farlo! Inoltre, evitate di mettere IO, MIO o comunque pronomi personali nel cv. Di nuovo, il vostro nome è in cima al documento, tutti sappiamo che parli di te.Punto cinque. Fai in modo che le parole si guadagnino il loro posto nella pagina del curriculum. La tua sfida è dire abbastanza per far passare il tuo curriculum attraverso il software di selezione e successivamente convincere il decisore umano. Non dire così tanto da rendere difficile arrivare al concetto principale. La magia di un curriculum fantastico è che deve dire quello che deve dire senza essere troppo breve e senza essere troppo prolisso. Quando sei troppo breve, Il decisore non può realmente capire chi sei e perché avrebbe senso assumerti in quel ruolo. Al contrario, quando sei troppo prolisso e riempi il curriculum con tante parole e tante informazioni, rendi molto difficile a quella persona capire rapidamente quanto vali e, nuovamente, perché avrebbe senso assumerti in quel ruolo.Quindi il tuo obiettivo con questo nuovo curriculum è questo: far sì che le parole si guadagnino il loro posto. Certo, dì quello che devi dire, ma fai in modo che ogni parola si guadagni il suo posto. Ed elimina quelle di troppo.