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Home Gli Speciali Curriculum Vitae

Scegliere il giusto formato di curriculum

Come scrivere un curriculum vitae vincente e nel modo corretto

di Beppe
in Curriculum Vitae, Gli Speciali - Gli articoli
Tempo di Lettura:10 minuti
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Chi cerca lavoro generalmente si confonde quando cerca di scegliere un formato per il proprio curriculum. E tante sono le domande che si pone, per esempio:

Hai bisogno di un fotografo?

  • Deve essere fantasioso o solo i fatti? 
  • Quali sono i migliori caratteri da usare? 
  • Una colonna, più colonne?
  •  Quali dovrebbero essere le intestazioni? 
  • Grafica, niente grafica? 
  • Devo usare una foto? 
  • Metto l’istruzione per prima o per ultima? 
  • Obiettivo di carriera, riassunto, curriculum funzionale? 
  • Formato Word o PDF?

C’è così tanto da considerare che può farti sentire come se la tua testa stesse per esplodere quando si tratta della formattazione del curriculum. E non preoccuparti di cercare su Google risposte a tutte queste domande a meno che tu non voglia veramente impazzire: cercando sul motore di ricerca otterrai semplicemente un mare di opinioni diverse quasi tutte contraddittorie e spesso inutili.

Quest’articolo fa parte dello speciale Come scrivere un curriculum vincente: potete trovare la prima lezione di quest’articolo a questa pagina.  

Il tema della della formattazione ha molteplici componenti e a seconda della tua situazione specifica, del tuo settore di riferimento, e del tuo metodo di distribuzione del curriculum. E la Risposta ovviamente non è la stessa per tutti: la formattazione è il formato variano e devono variare in funzione dei parametri di cui sopra.possiamo dire che ci sono tre categorie di formattazione da tenere a mente: la formattazione per il software, la formattazione per il lettore umano, l’ordinamento delle sezioni specifiche del curriculum.Cominciamo con la formattazione necessaria per il software di Analisi del curriculum ovvero sia per il sistema di tracciamento dei candidati. questo punto è probabilmente il punto più importante in assoluto e neanche quello dove la maggior parte delle persone va in confusione.Se stai pianificando di fare domanda di lavoro tramite applicazioni online, devi necessariamente formattare il tuo CV con il software di scansione in mente. Questi sistemi semplicemente non sono stati progettati per ammirare il tuo logo personalizzato o capire Le differenti sezioni del curriculum quando utilizzate per esempio un fondo altamente stilizzato. Ironia della sorte,  le persone non si rendono conto di quanto sia impossibile per un software leggere e quindi analizzare correttamente un curriculum che è stato impaginato in modo tale da attirare l’attenzione e colpire un lettore umano. Per assurdo proprio le persone che hanno fatto un grande sforzo per distinguersi con un curriculum da urlo sono spesso quelle che sono più a rischio di non essere mai contattate e questo perché il software di analisi “inciampa” su quegli elementi che sono stati aggiunti per colpire il lettore (umano). Questo non significa che non dovresti lavorare sodo per rendere il tuo curriculum sorprendente e bello, e c’è certamente un settore o un lavoro dove è fondamentale usare quel tipo particolare di curriculum, specialmente se lavori in un’industria o in un ruolo che dà un alto valore al design o alla creatività (settore pubblicitario, della moda, del marketing…). Tuttavia, quando ti stai candidando per un lavoro attraverso un’applicazione online, il che significa che stai compilando una serie di campi e quindi premendo un tasto Invia, hai davvero bisogno di un curriculum che è specificamente progettato per rispondere correttamente al software di scansione. E questo fa sorgere la domanda: cosa cercherà esattamente il software? In primis, cercherà le parole chiave che il reclutatore o qualcuno del team HR ha programmato nel sistema e gli ha detto di andare a cercare. Molto probabilmente, quella persona ha programmato il software in base a termini che ha reputato importanti all’interno della descrizione del lavoro stesso che ha pubblicato online, quindi questo è il primo posto dove dovresti guardare quando stai decidendo quali parole chiave includere nel nuovo curriculum. Quando rivedi la descrizione del lavoro per trovare suggerimenti, non cercare frasi come orientato al dettaglio o pensatore fuori dagli schemi. Cerca invece termini specifici come leadership di team interfunzionali, gestione dei progetti, controllo dei costi o anche piattaforme software specifiche come SAP, Salesforce o SharePoint. Se paragoni alcune descrizioni di lavoro e vedi che alcuni termini sono comuni a tutti o alla maggior parte di essi, allora è sicuro che queste sono le parole chiave che vuoi assicurarti siano il fulcro del tuo nuovo curriculum, sia all’interno del testo generale che all’interno di una specifica area di competenza o sezione chiave.Il software guarderà sia il contesto in cui questi termini sono usati che il numero di occorrenze, quindi assicurati di mettere in evidenza quelli che sembrano essere vitali, ovviamente senza essere prolisso o ridondante. Il curriculum che usi quando fai domanda di lavoro tramite applicazione online deve essere diviso in sezionistandard. Questo significa che dovete essere molto  semplice nella scelta dei nomi delle differenti sezioni. Per esempio, all’inizio del CV, viene sempre messa una sezione riassuntiva circa l’autore del CV. Chiama questa sezione con Summary (se in inglese) o qualcosa che richiami il riassunto della tua carriera…e non “su di me” o “in generale” e via discorrendo.Allo stesso modo, etichetta la sezione delle esperienze con qualcosa di super semplice come esperienza lavorativa o professionale, per esempio, piuttosto che luoghi in cui ho lavorato o cose che ho fatto. Ora, di nuovo, se ti stai candidando per ruoli all’interno di industrie o aziende che apprezzano quel tipo di originalità o creatività, puoi, e in effetti dovresti, avere una seconda versione del tuo curriculum con titoli più accattivanti e forse un layout più accattivante. Solo non inviarlo attraverso un form online perché il software potrebbe non avere la minima idea di quello che sta leggendo. Quando formatti un CV per un software, dovresti essere consapevole che questo cercherà di calcolare gli anni di esperienza. Supponiamo che hai appena trovato la descrizione del lavoro dei tuoi sogni e che questo richiede da cinque a sette anni di esperienza nel settore, ma tu hai solo tre anni di esperienza. Come si fa a gestire questo sul tuo curriculum? Ci sono un paio di cose che si possono fare. Per prima cosa, potresti provare a farti apprezzare e sponsorizzare da qualcuno all’interno di quell’azienda. Questo ti permetterebbe di  non caricare il tuo curriculum Su un portale e quindi evitare il software di selezione. Oppure, se la prima ipotesi non è percorribile, potresti considerare di aggiungere anni alla tua esperienza se magari hai fatto qualcosa di simile come stagista o da qualche parte anche part-time durante la tua carriera. Ricordati In ogni caso che il software confronterà il numero di anni di esperienza richiesta (da chi ha creato la descrizione e programmato il software) con il numero di anni che hai lavorato in ruoli simili. Questo risultato sarà una parte del tuo punteggio complessivo (perché il software assegna un punteggio ad ogni curriculum). Allo stesso modo, il software di scansione cercherà il numero di anni che hai con certe competenze tecniche richieste, come Java, Pyton e via discorrendo.  Considera anche che molte competenze tecniche sono molto più conosciute con i Termini inglesi che italiani: se sei un esperto nel design di interfacce di esperienza utente, ricordati anche di usare Il corrispondente termine inglese ovverosia user Experience. Questo perché non sai e non puoi sapere come è stato programmato il software.Riassumendo: se vedi competenze specifiche richiamate come requisiti in una descrizione dell’annuncio di lavoro, devi rendere chiaro nel tuo CV quelle esperienze (nominandole), oltre a dove hai usato questi strumenti o acquisito quella specifica esperienza e quando. E infine, il software sarà probabilmente programmato per andare a cercare le lauree o le certificazioni richieste che sono elencate nella descrizione del lavoro. Quindi, se hai i titoli, assicurati di scriverli nello stesso modo in cui li vedi elencati nella descrizione del lavoro e non come pensi sia più bello.E se non hai una laurea o una certificazione richiesta ma vuoi davvero quel lavoro, dovrai trovare un modo per Inoltrare il curriculum senza passare per il software di selezione. In altre parole, sarà meglio per te trovare qualcuno in quella società che ti possa mettere in contatto diretto con il dipartimento di risorse umane. Da questo punto di vista è molto importante coltivare relazioni su portali quale LinkedIn.  ovviamente coltivare relazioni non significa essere degli stalker e contattare tutte le persone che lavorano in quella determinata azienda ma significa nel tempo farsi conoscere magari con qualche commento a dei post, dei like e via discorrendo.Ricorda sempre che non esistono zone grigie con i sistemi di tracciamento degli aspiranti, è bianco o nero, sì o no. E’ quindi imperativo che tu costruisca la tua versione del curriculum vitae tenendo sempre in considerazione come funziona il software di tracciamento e di valutazione dei candidati. Elimina di conseguenza qualunque cosa che può rendere complessa la vita al software in questione: via i fronzoli, via la grafica, via i loghi, via le foto, via le icone, via divisori di selezione stilizzati. I caratteri e la formattazione sono un altro punto da tenere ben a mente quando si scrive un CV. Gli elenchi puntati vanno benissimo ma cercate di usare i punti base, traversando quello un pochino più gotici o carini anche se pensate che quelli standard siano noiosi: al software non interessa. Cercate di evitare anche le abbreviazioni e tutti i gerghi troppo complessi. Attenzione alla suddivisione in colonne multiple dei curriculum. Ho avuto modo di vedere alcuni curriculum a due e tre colonne mozzafiato,  curriculum che potrebbero fare veramente la differenza quando analizzati da un essere umano in quanto alle persone piace il bello, piace l’originale, piace lo stile. Tuttavia, il software di selezione  la completamente nel pallone quando si tratta di analizzare un curriculum a colonne multiple. Per questo motivo mettilo da parte e limitati a un formato semplice ad una colonna sola.Altro punto nevralgico da tenere in considerazione è il Font da usare in un curriculum vitae. quindi insoliti potrebbero creare non pochi problemi al software di selezione: attieniti per questo motivo e caratteri standard quali Arial, Verdana, Georgia, Tahoma, Times New Roman, Calibri. I  curriculum con caratteri un pochino più stilizzati e carini Vanno sicuramente bene, ma sono nuovamente dei curriculum da inviare direttamente da un essere umano bypassando il software di analisi.Passiamo adesso alla fase 2 dell’analisi del curriculum ovvero quando un essere umano mette le mani su di esso.  Il nostro obiettivo è stupire queste persone con il nostro curriculum. Il revisore umano cerca molte delle stesse cose che cerca il software, come i segni evidenti che sei qualificato per fare questo lavoro, il numero di anni di esperienza che hai e le parole chiave che corrispondono al lavoro che l’azienda sta cercando. Ma gli esseri umani, a differenza di un software, vengono emotivamente colpiti da un curriculum ben realizzato.Di base, i revisori umani vogliono essere in grado di rilevare rapidamente che sei qualificato, che alle persone piace lavorare con te, e che sei qualcuno che probabilmente si adatterà al posto di lavoro e all’azienda. In breve, il recensore umano guarda sia le tue abilità principale che ai cosiddetti “soft skill”, ovvero la personalità, il livello di performance e l’adattamento culturale. Gli esseri umani apprezzano anche i curriculum visivamente piacevoli, quelli che non li costringono ad una ricerca di 20 minuti solo per arrivare alla sostanza di ciò che ti rende speciale. Detto questo, quando stai formattando il CV per un revisore umano, devi assicurarti che il tuo curriculum includa un po’ di ingredienti chiave. 

  • Tenere una formattazione coerente. Devi assicurarti di spezzare ogni sezione in un modo che sia facile da leggere, che faccia buon uso dello spazio bianco e che utilizzi il grassetto o il corsivo in modo coerente nell’intero documento. Se hai una formattazione incoerente, il revisore probabilmente penserà che sei disattento o pigro e queste sono decisamente le ultime cose che vuoi che si pensi di te. 
  • Dimensione del carattere che sia effettivamente leggibile. È devastante per una revisore che deve leggere decine di curriculum trovarne uno con un carattere molto piccolo, come per esempio 8 o 9 punti. i CV scritti con questi caratteri  non sono pochi e sono tutti legati alla falsa convinzione che un curriculum dovrebbe rimanere all’interno di una sola pagina.  se avete informazioni non ha assolutamente senso stiparle all’interno di una pagina che diventerebbe illeggibile. usate tranquillamente due o anche più di due pagine se la vostra carriera è sufficientemente lunga.  Vi assicuro che il revisore umano vi ringrazierà per non creargli problemi alla vista!
  • Posizionamento strategico delle tue informazioni più importanti. Tieni a mente che i revisori umani si stanno muovendo molto velocemente attraverso decine e decine di curriculum, quindi hanno bisogno di capire a colpo d’occhio se sei la persona giusta per quel particolare lavoro. Studia quindi  una strategia di posizionamento delle varie sezioni del CV, in modo tale che il revisore possa vedere rapidamente quello che gli interessa. Facciamo un esempio: supponiamo di voler diventare contabile. Ho appena finito la mia laurea in Economia e Commercio e ho lavorato come contabile freelance per un’azienda locale in città, pur mantenendo un altro lavoro stabile, magari per pagarmi gli studi o semplicemente aver di che vivere. Nel tuo CV devi mettere in cima al curriculum la sezione dell’istruzione, così come il lavoro di contabilità part-time, relegando l’altro lavoro (che magari è a tempo indeterminato) in terza posizione
  • L’esperienza lavorativa deve essere divisa in un modo da permettere al lettore di vedere rapidamente le cose di cui sei più orgoglioso o che consideri i tuoi migliori risultati. Supponendo che tu abbia diviso la sezione dell’esperienza lavorativa in sottosezioni in cui ha riporti i differenti tipi di lavori, Ricorda per ognuno di questi lavori di creare un’ulteriore sottosezione in cui mettere in mostra i punti salienti o i risultati chiave ottenuti in quel particolare lavoro. Questo è fondamentale in quanto il revisore leggera velocemente il titolo del lavoro e le parole chiave che hai evidenziato in questa sezione senza dover necessariamente leggere il testo presente nel curriculum.

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Fotografare in Digitale è una eZine specializzata in Fotografia, nata nel 2012. Negli anni la nostra rivista si è trasformata da semplice blog in un portale per i fotografi del tutto completo, in grado di aiutare sia chi si affaccia per la prima volta alla fotografia, sia chi già padroneggia la macchina fotografica. Su Fotografare in Digitale offriamo recensioni, notizie, informazioni, guide ma soprattutto in corso di fotografia tra i più completi in circolazione e che potete visionare qui: https://corsi.fotografareindigitale.com

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