Abbiamo visto come una delle caratteristiche delle macchine fotografiche reflex sia la presenza di un mirino ottico, ovvero la possibilità di osservare la scena tramite l’obiettivo e quindi avere una visione del tutto identica a quella che verrà catturata dal sensore della fotocamera al momento dello scatto dell’immagine. Al fine di permettere al mirino ottico, posizionato in alto rispetto all’asse dell’obiettivo, di osservare la scena, le macchine fotografiche reflex sono dotate di due “strutture” atte al re-direzionamento della luce: lo specchio posto dinanzi al sensore (sull’asse dell’obiettivo) ed il pentaprisma.
Un pentaprisma è un prisma riflettente a cinque lati utilizzato nei mirini ottici delle macchine fotografiche, in particolare le reflex. Si tratta di un oggetto realizzato con lo scopo di deviare un fascio di luce con una costante di 90°, anche se il raggio in entrata non è perfettamente a 90° rispetto al prisma. Il fascio di luce si riflette due volte all’interno del prisma: la seconda riflessione serve a capovolgere l’immagine a sua volta capovolta dalla prima riflessione. In questo modo possiamo osservare, attraverso il mirino ottico, l’immagine “diritta” e non rovesciata, cosa che accadrebbe se al posto di un pentaprisma si fosse un normale specchio.
Per ottenere le due riflessioni, solo due facce del pentaprisma sono lavorate a specchio mentre le altre tre sono rivestite di un materiale antiriflesso per ridurre le riflessioni spurie.
Il pentaprisma, comunque, non è unico nel suo genere ma è affiancato da una versione leggermente differente, chiamata pentaspecchio.
La differenza principale è che il pentaprisma è un unico, solido pezzo di vetro. E conseguentemente è relativamente pesante. Questo pezzo di vetro ha tutte superfici riflettenti ad eccezione di due lati, ovvero l’ingresso e l’uscita della luce (riflessa dagli specchi posti sugli altri lati). Le riflessioni all’interno del pentaprisma sono soltanto due: questo per ridurre al minimo la perdita di luce dovuta, appunto, alle riflessioni.
un pentaspecchio è, visivamente, estremamente simile ad un pentaprisma ma non è un unico blocco di vetro bensì si tratta di differenti specchi uniti tra loro a formare un pentagono. La differenza sostanziale è quindi che il pentaprisma è pieno di vetro mentre il pentaspecchio è pieno di aria. Questo permette al pentaspecchio di essere molto più leggero ma anche molto più economico. Lo svantaggio è che le riflessioni sono si sempre due ma ci sono anche due interazioni vetro/aria il che comporta una maggiore perdita di luce rispetto al pentaprisma.
Normalmente, il pentaprisma equipaggia le macchine fotografica di fascia alta mentre il pentaspecchio lo troviamo spesso nelle entry level, inclusa qualche reflex. Dal punto di vista qualitativo, le fotocamere dotate di pentaprisma offrono una visibilità maggiore rispetto alle fotocamere dotate di pentaspecchio. Inoltre, proprio per il fatto che i mirini dotati di pentaprisma non perdono molta luminosità, è possibile trovare mirini ottici dotati di pentaprisma che coprono il 100% della scena, cosa molto più complicata da realizzarsi con un pentaspecchio.
Un ottimo video che ci permette di vedere dal vivo sia il pentaprisma che il pentaspecchio è quello qui di seguito postato, firmato da Photography Incyder