La Fotografia in presenza di nebbia o foschia può dare una tocco molto suggestivo ai vostri scatti, nonché può aiutare a “correggere” delle viste non propriamente straordinarie grazie alla ridotta visibilità che deriva dalla presenza della nebbia stessa. Tuttavia, quando si scatta una fotografia in presenza anche della più leggera foschia, il rischio di appiattire la fotografia è molto alto.
Fotografare nella nebbia è molto diverso rispetto a fotografare in qualunque altra condizione: le scene non sono per nulla chiare e definite. Spesso sono inoltre prive di contrasto e di saturazione del colore, nonché la luminosità della scena intera è molto bassa.
Ad essere differente è anche la sorgente di luce: possiamo paragonare la nebbia ad un softbox dove la luce viene proiettata in maniera diffusa piuttosto che da una ben determinata fonte. Questo ovviamente incide drasticamente sull’intensità luminosa, sulle ombre e di conseguenza sulla profondità dello scatto.
Proprio l’intensità luminosa è uno dei problemi principali da affrontare: essendo il nostro soggetto illuminato debolmente, dobbiamo lavorare con tempi di esposizione più lunghi di quanto faremmo nel caso di illuminazione tradizionale. Attenzione all’esposimetro della fotocamera: in caso di nebbia probabilmente non funzionerà in maniera corretta in quanto la nebbia rende l’aria molto più riflettente alla luce, fornendo alla macchina fotografica una lettura decisamente errata della luminosità della scena. Accade un po’ come con le fotografie sulla neve: bisogna andare a compensare manualmente l’esposizione di qualche stop in modo da ottenere una esposizione realmente corretta.
In cambio di tutti questi “potenziali” svantaggi, la nebbia può essere un potente e prezioso strumento per enfatizzare la profondità, l’illuminazione, e la forma dei vostri soggetti. Oltre ovviamente a permettervi di aggiungere un tocco di mistero o di romanticismo ad uno scatto. Il trucco è sapere come usare a proprio vantaggio la nebbia o la foschia evitando che la loro presenza danneggi il nostro soggetto.
Enfatizzare la profondità
Poche righe più sopra ho scritto che la nebbia tende ad appiattire la fotografia…eppure grazie alla nebbia siamo in grado di enfatizzare la profondità dei nostri scatti.
Gli oggetti posizionati in una scena, in funzione della distanza dalla nostra fotocamera, risulteranno man mano più piccoli e perderanno il contrasto (talvolta anche drasticamente, se c’è tanta nebbia). Questo può essere sia una benedizione che una maledizione: vediamo un esempio.
Concentriamoci sugli alberi di questa fotografia, muovendoci dal primo piano (in basso a destra) al pone (in alto a sinistra). Il colore, la saturazione ed il contrasto si riducono drasticamente nell’allontanarsi dal primo piano. Gli alberi più lontani sono soltanto una sagoma al contrario dell’albero in primo piano che sfoggia il suo colore reale.
L’effetto finale è una sensazione di profondità molto marcata, grazie appunto alla nebbia che desatura all’incrementarsi della distanza.
Il trucco è tutto nello scattare una foto introducendo almeno un oggetto in primo piano che sia poco affetto dalla presenza della nebbia: se avessimo scattato la fotografia senza l’albero in primo piano avremmo ottenuto uno scatto piatto come quella qui sotto.
Enfatizzare la luce
Le gocce d’acqua presenti nella nebbia o nella foschia aumentano in maniera drastica la dispersione della luce rispetto ad una situazione in assenza di esse. Questo da una parte ammorbidisce notevolmente la luce ma dall’altra rende molto visibili i fasci di luce (per esempio generati dal sole o da una fonte luminosa piazzata nella scena, come un lampione) .
L’esempio classico è la foto in una foresta con la luce del mattino: quando la foto è scattata in direzione della luce, i raggi di di luce divengono particolarmente visibili.
Il trucco per far risaltare i raggi di luce è quello di pianificare con attenzione il nostro punto di scatto. I raggi di luce saranno molto più evidenti se ci sistemiamo vicino alla fonte di luce diretta. Questa prospettiva assicura che la luce diffusa sarà decisamente più luminosa e ben separata dal resto della scena non colpita dalla luce. Al contrario, allontanandosi dalla fonte luminosa, il passaggio dalla luce allo scuro sarà più graduale e quindi i raggi luminosi tenderanno a essere meno visibili.
Occhio alla quantità di nebbia: più fitta è la nebbia più la diffusione della luce tenderà ad aumentare. Ciò significa che, con tanta nebbia, avremo bisogno di una fonte luminosa estremamente potente (il che crea controindicazioni all’avvicinarsi troppo ad essa, pena una foto “bianca”!). Il “trucco” per bilanciare una scena con nebbia fitta è scattare la foto dopo il tramonto quando cioè il cielo è scuro. In questo modo si andrà ad eliminare la fonte luminosa naturale riducendo la luminosità dell’intera scena e permettendo di enfatizzare la sorgente luminosa che abbiamo scelto di fotografare.
Silhouette e contorni
La nebbia, come abbiamo già detto, riduce la consistenza degli oggetti in quanto tende a mascherare i particolari ed il contrasto. Nella foto qui sotto ne abbiamo un esempio: a partire dalla coppia in primo piano, i colori sono desaturati e i particolari sono molto ridotti. Passando alle altre figure, si perde del tutto l’informazione presente al loro interno, riducendo il soggetto ad una semplice silhouette.
A seconda della consistenza e della posizione della nebbia avremo differenti effetti. Una nebbia più bassa enfatizzerà maggiormente i contorni, soprattutto se la fonte luminosa sarà posizionata alle spalle del soggetto stesso.
Ricordatevi in ogni caso di esporre correttamente considerando la nebbia e non il soggetto. Se invece siete, per qualche motivo, ad esporre considerando la figura che volete in qualche modo trasformare in una specie di silhouette, ricordatevi di sottoesporre una volta che la lettura è presa (almeno di 1 stop) . Nella fotografia qui di sotto possiamo osservare una foto con nebbia relativamente bassa e sole alle spalle degli alberi: il risultato è la quasi totale perdita di informazione nei tronchi e nei rami con la conseguente creazione di silhouette quasi perfette.
Fotografare la nebbia
La nebbia non è solo ottima per modificare i nostri soggetti, ma è anche un perfetto soggetto. Ovviamente avrete bisogno di spazio per poter fotografare la nebbia ma il risultato potrebbe essere particolarmente notevole. Nella foto di seguito non c’è alcun soggetto principale se non la nebbia stessa.
Il tempo di Esposizione
Sappiamo bene che il tempo di scatto è fondamentale in fotografia. Ed ovviamente lo è anche in presenza di nebbia o foschia. L’effetto del tempo sulla nebbia è simile a quello che avremmo nel caso di presenza di acqua in movimento: un tempo di scatto più lungo ci permette di rendere setosa le nubi, più uniformi. Inoltre, un tempo di scatto lungo, riduce l’effetto della nebbia sulla scena, permettendo al sensore della macchna fotografica di catturare una maggiore quantità di informazioni.
In generale, la velocità dell’otturatore dovrebbe essere di circa un secondo per realizzare l’effetto setoso con la nebbia (quindi molto più di quanto useremmo con l’acqua). Tuttavia, nel caso di nebbia molto “statica” (come in pianura Padana), potrebbero essere necessari tempi anche più lunghi.
Occhio alla condensa
La nebbia è acqua. E l’acqua non è propriamente amica dei componenti elettronici. Quando scattate fotografie in presenza di nebbia o foschia, ricordatevi sempre di proteggere la vostra macchina fotografica dalla condensa che potrebbe formarsi. Anche se il vostro apparecchio è tropicalizzato.
Come fare per evitare la condensa sui nostri componenti elettronici? Ricordiamoci che la condensa si forma quando avviene uno sbalzo termico. Quindi se la vostra macchina fotografica è più calda o più fredda dell’ambiente dove andrete a scattare la foto, potreste incorrere (anzi, probabilmente incorrerete) in questo problema.
Esiste un sistema molto semplice per ridurre al minimo la condensa: a casa (quindi in un ambiente asciutto), inserite il corpo macchina e l’obiettivo all’interno di un sacchetto di plastica e sigillatelo. Una volta raggiunto il vostro set fotografico, lasciate che il sacchetto (o meglio il contenuto) si adegui alla temperatura esterna. Nel caso di obiettivi molto complessi, potrebbero essere necessari anche 30 minuti, quindi armatevi di pazienza.
Ovviamente la condensa non potrà essere eliminata del tutto, aspettatevi in ogni caso una sua minima formazione sulle parti esterne come la lente dell’obiettivo. In questo caso, ovviamente, è sufficiente usare un panno morbido per eliminarla.