La fotografia, come spesso detto in altri articoli, è passione. E’ invenzione, è la capacità di trasformare un pensiero in immagine. Il problema è ovviamente il realizzare questa fotografia: nessuno nasce “imparato”. E proprio a tal riguardo, un grande aiuto ci arriva da chi meglio e più di noi ha saputo fare fotografia. Coloro che, spesso e volentieri, hanno scritto la storia di quest’arte e i cui scatti sono osservati da milioni di persone.
Nella sezione Grandi fotografi potete trovare le biografie di tantissimi maestri della fotografia mentre, in questo articolo, voglio riassumere alcune delle idee che dalle loro immagini possono essere estrapolate al fine di migliorare la nostra visione del mondo e, di conseguenza, il modo di catturarlo in immagine.
Impariamo dai grandi fotografi – Minor White
Nato nell’estate del 1908 a Minneapolis, Minor White ha tenuto posti di lavoro come cameriere, barista ed ha anche lavorato in qualità di spia militare durante la Seconda Guerra Mondiale. Era un uomo molto spirituale e le sue convinzioni si sono estese alla sua fotografia. Co-fondatore della rivista Aperture con Ansel Adams e altri fotografi di rilievo, Minor è stato anche uno dei primi sostenitori del Sistema Zonale introdotto da Adams e Fred Archer. Praticante precoce della fotografia all’infrarosso, Minor White ha avuto l’ardire di avventurarsi nelle matrici di materia, oltre ad occuparsi di piccoli oggetti o soggetti spesso trascurati come il gelo sui vetri e le strutture fatiscenti restano alcuni dei suoi più acclamati.
Le lezioni che si possono imparare da Minor White:
Fare fotografie sempre, anche se non si dispone di una macchina fotografica. Minor ha detto che era sempre pronto a fotografare mentalmente tutto, al fine di fare pratica. Soprattutto nei tempi moderni dove il tempo è divenuto sempre più avaro e quello da dedicare all’obiettivo non è mai sufficiente, possiamo utilizzare la nostra mente per “fotografare” una scena, valutando pro e contro. Pensate se per esempio l’esposizione della possibile foto possa essere rovinata dal passaggio di un’autovettura. Quale apertura ci darebbe abbastanza profondità di campo per mettere a fuoco quell’insegna lontana? Facendo queste fotografie mentali sarete più preparati la prossima volta che avrete in mano la vostra macchina fotografica.
Non trascurare i piccoli oggetti ed i dettagli. Alcune delle opere più celebri di Minor sono apparentemente banali. Mettetevi alla ricerca delle texture, dei motivi, delle trame negli oggetti di tutti i giorni. Perché per esempio trascurate le gocce di pioggia su una finestra?
Impariamo dai grandi fotografi – Ansel Adams
Tutti voi avrete sicuramente parlato o sentito parlare di Ansel Adams. Adams è considerato essere uno dei migliori e più influenti fotografi del XX secolo. Ci sono dozzine, centinaia di volumi riempiti con i pro ed i contro di questo maestro della fotografia, nato il 20 febbraio 1908 in una famiglia benestante di San Francisco. La cosa curiosa è che l’approccio alla fotografia del giovane Adams fu quasi casuale, visto che era un bravo, anzi ottimo pianista. Cosa possiamo imparare da Adams? Ad essere sincero, sarebbe più facile e breve scrivere cosa non possiamo imparare dalla sua fotografia, tuttavia vi sono alcuni punti focali su cui possiamo concentrarci
Rallentare. L’arrivo sul mercato delle digitali, con il costo nullo di uno scatto ha fatto dimenticare il significato primo della fotografia. Una volta, quando a farlo da padrone erano i rullini fotografici ed i relativi costi di stampa, prima di fare una foto ci si pensava e parecchio. Si analizzava, si testava, si cambiava inquadratura…e solo dopo essere sicuri di ciò che si stava facendo si scattava la fotografia. Ansel, anche se fosse stato armato di una digitale, avrebbe preso in considerazione tutti gli aspetti della sua composizione: l’elevazione e inclinazione della sua macchina fotografica, la prospettiva dei suoi obiettivi, il gioco di ombre, i futuri effetti del vento sulle nuvole. Cercate di fare lo stesso. Pensate a quello che è si sta cercando di fotografare. Mettetevi nella mentalità giusta per rendere le immagini migliori e vedrete che otterrete delle immagini realmente più interessanti.
Imparate a visualizzare la foto finita prima di scattare. Il vedere, il visualizzare, è un altro argomento che è stato propagandato dalla comunità fotografica molte volte. La visualizzazione è una di quelle cose che in realtà non può essere determinata tramite un’istruzione tecnica in senso tradizionale. Ansel Adams stesso ha rimarcato che l’arte della visualizzazione non può essere insegnata, ma si può imparare.
E ‘innegabilmente vero che alcune persone imparano più velocemente di altri quando si tratta di visualizzare le stampe finite. Tuttavia, è altrettanto vero che nessuno è nato con la facoltà di poter vedere con l’occhio della mente il risultato finale di una foto. Come la maggior parte delle cose ci vuole pratica e pazienza, più una buona quantità di pura determinazione. Quando si inizia a vedere la stampa prima che sia realizzata, allora tutto ciò che si frappone tra voi e la vostra visione è la selezione di tecniche che, similmente, richiedono altrettanta determinazione ed impegno.
Utilizzare un treppiede. Non deve dircelo Adams, eppure tanti se ne dimenticano: utilizzate un treppiede quando e dove possibile. Un treppiede è uno degli strumenti più importanti che è possibile utilizzare per aumentare la chiarezza focale e la nitidezza di una fotografia. Ridurre al minimo le vibrazioni della fotocamera è fondamentale per rendere le immagini nitide.
L’utilizzo di un treppiede ci costringe anche a rallentare e pensare la fotografia prima di realizzarla. Un motivo in più per non farne a meno.
Impariamo dai grandi fotografi – Syl Arena
Syl Arena è una persona unica, umile e genuina. E’ un autore, insegnante, conferenziere e un Jedi dello speedlite. Syl è semplicemente un mago quando si tratta di creare e plasmare la luce. Syl, che attualmente risiede sulla costa occidentale vicino a San Luis Obispo (California) ci insegna più concetti filosofici che tecnici ma soprattutto è un fotografo alla nostra portata: potete contattarlo tramite il suo blog o semplicemente leggere tutti gli articoli da lui pubblicati circa la sua arte fotografica.
Non abbiate paura. La vostra attrezzatura limitata, il vostro livello di abilità percepita, la vostra mancanza di conoscenza della materia, la mancanza di fiducia, la paura di provare qualcosa di nuovo: non abbiate paura di una qualsiasi di queste cose o di qualsiasi altra cosa (relativa alla fotografia). Imparate a fare il miglior uso possibile di ciò che avete, sia materialmente che a livello di tecnica e conoscenza. Ricordiamoci sempre che noi siamo il nostro peggior critico, quindi impariamo a non nascondere il nostro lavoro al mondo.
Lasciatevi ispirare, non intimidire. Questa è una delle cose più difficili da superare, soprattutto se si sta iniziando a imparare l’arte della fotografia. E’ facile sentirsi invidiosi o gelosi di altri fotografi, ma questo a volte può portare a convincersi che il nostro lavoro non ha alcun merito, è inferiore. Siate gentili con voi stessi ma soprattutto cercate di interfacciarvi con gli altri fotografi in modo costruttivo. L’invidia lasciatela ad altri, analizzare il lavoro di altri artisti è uno dei modi migliori per far crescere la propria creatività.
Prendere sul serio il lavoro ma non voi stessi. Al crescere delle nostre competenze, bravura e fama, ricordatevi che anche noi siamo partiti dal non sapere come usare una macchina fotografica. Quando qualcuno vi fa una domanda circa la vostra fotografia, siate gentili e soprattutto pazienti. Non c’è nulla di meglio per accrescersi professionalmente che aprirsi ai curiosi.