Se volete fare delle buone foto d’azione, avete bisogno di due cose: un minimo di esperienza in questo campo e una certa conoscenza dell’attività che si vuole fotografare. Le competenze includono panning, inseguimento del soggetto, prefocusing e rapidità di scatto. La conoscenza dell’attività aiuta ad anticipare i momenti del soggetto al fine di ottenere delle ottime foto d’azione. Ci vuole ovviamente un po’ di pratica per perfezionare le tecniche, quindi non scoraggiatevi se all’inizio non vi sentite all’altezza.
La tempistica
La tempistica è un elemento chiave nella fotografia d’azione. Se si scatta la foto al momento giusto (o meglio, un attimo prima il momento giusto, per dare il tempo alla macchina fotografica di reagire), si potranno ottenere delle foto fantastiche. Il segreto per un buon tempismo è un mix di conoscenza dell’attività che stiamo fotografando, tanta pratica e un po’ di fortuna. Soprattutto quest’ultima ha un peso che non bisogna mai dimenticare: potete essere i migliori nel vostro campo ma se non siete fortunati, probabilmente pochissime foto saranno realmente dei capolavori.
Prima di tutto, quindi, il suggerimento è di studiare lo sport o l’azione (tipo il volo di un uccello) che si desidera fotografare. Fatevi una cultura guardando le foto di riviste sportive e non e seguendo in TV sport, documentari o quant’altro legato a ciò che volete fotografare. Immaginate quindi il tipo di foto che volete realizzare. Uscite di casa e cominciate a fare pratica usando ciò che vi circonda: un’automobile che passa dinanzi a voi, un passerotto che vola nel cielo e così via.
Il punto di vista
Gran parte del successo della fotografia d’azione è legato anche alla posizione del fotografo durante gli scatti. La prima cosa da fare per trovare il punto perfetto è analizzare l’ambiente. Il miglior posto è sicuramente quello che vi permette di avere una visione completa e senza ostacoli dell’azione, con un buono sfondo e con una luce che enfatizzi il tutto.
Prima che l’evento abbia inizio, magari anche il giorno prima alla stessa ora dell’evento, fatevi un giro della scena e individuate possibili posizioni interessanti. Come detto, dovete tenere a mente quattro parametri:
- accesso al soggetto
- sfondo
- illuminazione
- sicurezza personale (mai dimenticarla)
Cercate di individuare sempre almeno un paio di punti: non è detto per esempio che un altro fotografo abbia avuto la stessa pensata e vi abbia soffiato la postazione prescelta.
Ad esempio, se dovete fotografare un uccello che si libra in volo da un lago, potreste scegliere una posizione con il sole alle spalle, con il vento che spira perpendicolarmente alla linea di messa a fuoco (quindi da sinistra verso destra o viceversa) e con il cielo azzurro come sfondo. Il tutto stando lontano da alberi o arbusti alti che vi possono ostacolare la vista.
Se il vostro soggetto è una gara automobilistica, ricordate che nelle curve normalmente c’è più azione e le auto sono più lente. In una partita di calcio ha senso posizionarsi verso la metà campo in una posizione elevata in modo da poter riprendere le azioni verso le due porte con un buono zoom.
Ovviamente, accedere alla miglior posizione possibile è particolarmente difficile specie nel caso di sport professionistici e specie se non siete dotati di un pass. Il suggerimento è, almeno fin quando non avrete guadagnato popolarità (tale da poter avere un pass) ed esperienza, di concentrarvi su sport dilettantistici dove non ci sono problemi di accesso (e quindi siete liberi di muovervi) e dove gli spettatori non sono troppi. Solo successivamente, con un buon portfolio di scatti, potete provare a chiedere dei pass per eventi più importanti.
Il vantaggio di scattare foto in eventi minori è anche legato all’attrezzatura in quanto, potendovi avvicinare di più all’azione non sarete costretti ad usare dei tele molto spinti a tutto vantaggio di luminosità e facilità nell’inseguimento dei soggetti. E non credete che le foto siano meno emotive, anzi: normalmente gli sport professionistici, seppur più famosi, sono molto più “piatti”. Recatevi a più eventi nella vostra città per cercare di migliorare quanto possibile le vostre abilità di messa a fuoco e di inseguimento del soggetto, sviluppate un buon senso del tempo.
Un ulteriore consiglio è quello di non focalizzarvi solo su uno sport ma di variare al fine di acquisire maggior tecnica: fotografare una gara di sci richiede un differente sforzo rispetto ad una partita di calcio o ad una gara di motocross.
Torniamo alla posizione perfetta. Una volta che avete individuato il giusto punto dove posizionare la macchina fotografica, preoccupatevi del fondo della scena. Ovviamente creare la composizione perfetta sarà impossibile, ma cercate di eliminare quanto più possibili elementi di distrazione presenti alle spalle del soggetto. Potete spostare per esempio la macchina fotografica di un poco in modo da mettere fuori campo l’elemento di distrazione o scattare la fotografia usando un’apertura molto ampia in modo da mettere fuori fuoco tutto ciò che non è il soggetto della foto.
Per quanto riguarda la luce, nel 90% dei casi sarà legata all’irradiamento solare. Occhio quindi a come vi siete posti nei confronti del sole, o anche del più vicino dei fari di illuminazione. Posizionarsi contro sole significa rischiare di avere flares sull’immagine oltre che bruciare parte dell’immagine (occhio a non fare delle silhouette, cosa possibile se il sole è molto basso). Avere il sole alle spalle significa avere anche una migliore illuminazione del soggetto e quindi poter ridurre la velocità di scatto. Se la fonte luminosa è di lato, questa potrebbe creare dei problemi con la proiezione di ombre che potrebbero dare fastidio nella foto finale. Prima di scattare la foto definitiva, fare alcune prove per individuare potenziali problemi e cercare quindi di evitarli.
L’articolo continua qui: parte 2.