Il rapporto d’aspetto è un concetto di base in fotografia che non riceve spesso molta attenzione, tuttavia è un concetto importante che deve essere discusso in quanto impatta direttamente la composizione nonché la stampa fotografica.
Che cos’è il rapporto d’aspetto?
Il rapporto d’aspetto è il termine usato per descrivere le dimensioni (larghezza e altezza) dell’immagine mostrata in forma di rapporto. Inizialmente, il rapporto d’aspetto dell’immagine è determinato dal sensore della fotocamera.
La maggior parte dei sensori delle fotocamere DSLR hanno un rapporto di aspetto 3:2 che è lo stesso rapporto di aspetto della pellicola 35 mm. Questo è diventato lo standard del settore. Le fotocamere micro quattro terzi sono dotate di sensori con un rapporto di aspetto 4:3 che si trova a metà strada tra lo standard 3:2 e il rapporto 5:4 di una stampa 8×10. Alcune fotocamere digitali più recenti includono anche una funzione che vi permetterà di modificare il rapporto di aspetto nella fotocamera, permettendovi di scegliere fra un’ampia gamma di rapporti, in funzione delle vostre necessità.
Rapporti di aspetto a confronto
Mentre la maggior parte delle fotografie scattate avviene con il rapporto d’aspetto 3:2, il rapporto con cui abbiamo più familiarità (a causa delle stampe) è il 5:4. Questo rapporto di aspetto 5:4 è stato reso popolare dai vecchi fotografi di ritratti che scattavano con pellicola 4×5. Fotografi che quindi hanno reso popolari i formati di stampa standard come 4×5, 8×10, 1×20 e 11×14, in quanto questi formati richiedevano un ritaglio minimo o nullo. Queste sono anche le stesse dimensioni che troverete nelle cornici standard che vengono vendute nei negozi.
È importante notare che quando si confronta il rapporto di aspetto 3:2 dell’immagine scattata con una fotocamera digitale con il rapporto di aspetto 5:4 di una stampa, vi accorgerete che sono molto diversi. Come si può vedere dallo schemino qui di seguito, la dfferenze in tema di area coperta sono significative, è buona parte della foto 3:2 dovrebbe essere tagliata via per ottenere il rapporto 5:4.
Come il rapporto d’aspetto influisce sulla composizione
Per comporre immagini migliori, è importante capire come il rapporto d’aspetto può influenzare la composizione. E ‘possibile avere una foto che è splendidamente composta in base alla regola dei terzi con un rapporto di aspetto 3:2, ma se vanno stampante in formato 5:4, allora avrete fatto tanto lavoro per niente. Dovete “pensare” in anticipo a cosa vorrete fare di quella foto, ovvero se stamparla in formato 3:2 oppure trasformarla in 5:4, con conseguente snaturamento della composizione. Ancor peggio, si potrebbe dover tagliare il soggetto principale per far si che la modifica del formato abbia effetto!
Ora, esistono due modi molto semplici per regolare il rapporto d’aspetto: in-camera, oppure effettuando il ritaglio della foto durante la fase di post produzione.
Regolazione del rapporto d’aspetto nella fotocamera
Come ho già detto in precedenza, alcune fotocamere digitali consentono di regolare il rapporto di aspetto in-camera (sicuramente Canon e Nikon). Le opzioni più comuni che troverete sono le classiche 3:2, 4:3, 16:9 e 1:1. Questa opzione è la migliore da seguire se si sa già quale formato sarà necessario alla fine e se volete effettuare una corretta composizione, senza rischiare di rovinarla in fase di post processing.
Tradizionalmente, vi consiglio di scegliere 16:9 quando si riprendono video e 1:1 per avere un rapporto quadrato per la condivisione su Instagram. Come potete notare, non c’è il formato 5:4. Ciò significa che nessuno dei rapporti di aspetto sopra elencati è adatto al rapporto di aspetto 5:4 dei formati di stampa più diffusi. Il che significa che la post produzione sarà comunque necessaria.
Per chiunque stia elaborando immagini in Lightroom o Photoshop, vi consiglio caldamente di lasciarle al formato originale e di eseguire il ritaglio durante l’editing. Sarà necessario assicurarsi di essere a conoscenza di come si midifica la foto in modo che, in fase di composizione, si lasci sufficientemente spazio ai bordi al fine di poter ri-comporre in fase di taglio senza snaturare la foto stessa
Per fare questo, componete prima l’inquadratura nella fotocamera e poi fare un passo indietro o riducete la lunghezza focale (il che permette di includere più “spazio” nell’inquadratura). Questo dovrebbe darvi il margine di sicurezza necessario in fase di post produzione.
Rapporto d’aspetto e ritaglio in Lightroom
Tutti i programmi di fotoritocco, anche i più semplici, hanno una funzione di “crop”, di taglio. Non dovete fare altro che ricordarvi che il taglio di una foto va effettuato con “coscienza”, ovvero tenendo bene a mente quello che volete ottenere: se avete perso tempo a comporre la fotografia in fase di scatto, dovrete essere bravi, in fase di post-processing, per evitare che la composizione stessa venga snaturata. Non è una cosa semplicissima da ottenere, ma con un po’ di pratica sarete in grado di ottenere ottimi risultati.
Educare i clienti sul rapporto d’aspetto
Quando possibile, consigliate ai vostri clienti dei formati che si adattano allo stesso rapporto di aspetto in cui la vostra fotocamera scatta (4×6, 8×12, 12×18, 16×24, ecc). La maggior parte dei clienti ovviamente sa poco o nulla delle fotocamere e sarà orientato a chiedervi i formati “standard” di stampa (4×5, 8×10, 11×14, 16×20, ecc). Se questi continuano a richiedere (il cliente ha sempre ragione!) formati di stampa che sono diversi dal rapporto della vostra fotocamera, ricordate loro che ci sarà qualche ritaglio nella foto stampata rispetto alla copia digitale della stessa.
Occhio alle stampanti fotografiche: molte stampanti fotografiche professionali utilizzano il ROES (Remote Order entry system) che consente di caricare l’immagine e poi regolare il ritaglio tramite un piccolo display. Per quanto riguarda i servizi di stampa online, praticamente tutti oramai offrono la possibilità di effettuare il ritaglio delle foto prima dell’ordine, cosa che sicuramente semplifica la vita del fotografo. Per quanto però emtrambe queste due opzioni siano molto comode, il mio consiglio è quello di non impiegarle in quanto perderete un po’ della precisione e del controllo sull’immagine.