Dopo che aziende come Nvidia hanno dimostrato come l’intelligenza artificiale possa cambiare il mondo delle immagini, è il turno di altri due giganti, Shutterstock e IBM, di entrare in gioco. Le due società, infatti, hanno deciso di offrire un servizio molto particolare a noi fotografi, grafici e esperti di marketing. Un servizio in grado di semplificare la vita e rendere la fotografia stock sexy di nuovo.
Mentre l’intelligenza artificiale si sta lentamente facendo strada nel mondo delle immagini, la maggior parte delle dimostrazioni che abbiamo visto finora riguardavano la modifica automatica delle immagini o il riconoscimento, in fase di scatto, di alcune tipologie di soggetto (erba, cielo, mare, persone…). L’uso dell’IA che Shutterstock e IBM inizieranno ad offrire nel luglio di quest’anno è completamente diverso. Fino ad ora, quando i responsabili di qualche campagna pubblicitaria dovevano cercare una foto per una nuova campagna mediatica, dovevano o assumere un fotografo per realizzare quello che avevano in mente oppure cercare manualmente tra centinaia di migliaia di immagini stock disponibili in rete. La ricerca in ambito Stock è sicuramente la meno costosa, ma richiede molto tempo: sfogliare tutte le immagini che un portale quale Shutterstock offre e trovare quella perfetta non è un compito facile e può richiedere giorni, settimane. Ma è qui che IBM entra in gioco, tramite il suo “figlioccio” Watson.
I clienti degli hub Watson Content potranno infatti sfruttare l’IA della piattaforma IBM per trovare l’immagine perfetta. L’intelligenza artificiale offerta da IBM passerà al settaccio tutto il contenuto presente su Shutterstock nonché il sistema di gestione dei contenuti stesso (ovvero il motore che offre ai clienti particolari immagini) al fine di imparare tutto su di esso. Grazie a ciò, gli esperti di marketing potranno facilmente trovare contenuti utili per creare le loro campagne, con potenziali risultati migliori in termini di tassi di clic, visualizzazioni, ecc. In parole povere, l’IA semplificherà e non poco le ricerche.
Inoltre, per rendere l’esperienza la più completa possibile e per aiutare i marketer a risparmiare tempo, l’editor di Shutterstock sarà accessibile tramite l’interfaccia di Watson Content. Quindi non sarà necessario esportare l’immagine per ritagliarla, aggiungere filtri o testo. Tutto può essere fatto facilmente senza lasciare l’interfaccia del motore di IBM.
Tra le aziende che si affidano a Watson Content hub, troviamo Amadori Group, American Eagle Outfitters, Boots, Ermes, Moosejaw Mountaineering, Office Brands, Performance Bicycle, REI e tante altre. Sarà interessante vedere se l’aggiunta dell’intelligenza artificiale attirerà un maggiore numero di aziende pubblicitarie, e soprattutto se sarà realmente efficace.
Per quanto riguarda i fotografi, difficilmente cambierà qualcosa, se non in peggio: il fatto di poter più facilmente scovare immagini stock farà ridurre l’uso di fotografi professionisti (almeno per progetti di dimensioni medio piccolo) a tutto vantaggio dei portali di foto stock che, al contrario, dovrebbero vedere aumentare i loro guadagni (certo, anche i fotografi proprietari delle immagini, ma queste costano sicuramente meno di un professionista dedicato).