Israëlis Bidermanas, meglio noto con lo pseudonimo di Izis, nasce a Marijampole, in Lituania (allora ancora Impero Russo) il 17 gennaio 1911.
Il giovane Izis, come molti, è attratto principalmente dalla pittura, motivo per cui nel 1930, a soli 19 anni, decide di trasferirsi a Parigi, città a quel tempo universalmente riconosciuta come capitale delle arti.
Inizialmente vive un periodo estremamente difficile, principalmente per due motivi: è senza soldi e non conosce minimamente la lingua francese.
Armato di pazienza e di grande forza di volontà Izis supera uno dopo l’altro questi scogli e riesce finalmente anche a trovare un lavoro. E’ assunto in un laboratorio fotografico.
Poco tempo dopo, nel 1933, riesce ad aprire un proprio studio di fotografia, situato nel tredicesimo arrondissement della città.
Nel 1934 si sposa con Nina Rabkina, dalla quale ha un figlio, Manuel.
Pochi anni dopo però, nel 1941, deve scappare a causa dell’invasione nazista (era di origine ebraica). Trova rifugio ad Ambazac, piccolo comune nel cuore della Francia a poca distanza dalla città di Limoges.
Qui adotta anche lo pseudonimo di Izis.
Nonostante la fuga viene ugualmente catturato e torturato. Viene liberato dalla Resistenza Francese nel 1944 e decide anche di entrarne a far parte.
Sviluppa la sua passione per la fotografia continuando a scattare e ritraendo i suoi compagni di battaglia, come per esempio il Colonnello Georges Guingouin.
Questi scatti lo mettono al centro dell’attenzione. Le immagini di Izis si distinguono per stile e tecnica.
Ad occuparsi per la prima volta delle sue foto è il poeta e compagno nella Resistenza Robert Giraud, che scrive su Unir, rivista creata dalla Resistenza stessa.
In particolare realizza una fortunata serie di fotografie di membri dei Maquis che gli vale particolare fama.
Terminato il secondo conflitto mondiale rientra subito a Parigi, dove stringe amicizia con il poeta Jacques Prevert ed altre personalità come Aragon, Vercors e Marc Chagall. Comincia ad essere visto come un personaggio di rilievo e la sua opinione comincia ad avere un certo peso.
Nel 1946 si sposa nuovamente, questa volta con Luisą Trailin, da cui ha una figlia, Liza.
Pochi anni più tardi, nel 1950, Izis comincia a collaborare con la rivista Paris-Match, per la quale si trova a fotografare numerosi artisti dell’epoca, da Edith Piaf a Gina Lollobrigida, da Orson Wells a Grace Kelly, da Roland Petit a Jean Cocteau.
Realizza anche numerosi reportage fotografici all’estero. Tra i suoi viaggi ricordiamo Algeria, Israele, Inghilterra e Portogallo.
Per oltre vent’anni rimarrà fedele a Paris-Match.
Nel 1951 pubblica la suo opera più apprezzata, Paris des Rêves, i cui testi sono ad opera dell’amico Prevert. Nello stesso anno le sue foto sono anche in mostra al MOMA di New York.
L’enorme successo ottenuto con questa pubblicazione è ancora oggi una fantastica testimonianza di quanto la sua arte fosse stimata.
Le sue fotografie, apparentemente semplici, sono in realtà estremamente cariche di realismo. Nei suoi soggetti è spesso riflessa la durezza legata alla triste esperienza della guerra.
Nel 1965 esce Il circo di Izis, altra opera fotografica in cui si avvale della collaborazione degli amici Prevert e Chagall.
Nei suoi scatti ritrae i personaggi che caratterizzano il mondo circense, dallo sputafuoco al pagliaccio, dagli animali al pubblico che assiste divertito allo spettacolo.
Tre anni più tardi, nel 1968, dedica gli scatti di un intero volume all’amico pittore Chagall.
La sua attività prosegue incessante tra grandi mostre ed opere stampate.
Izis muore il 16 maggio 1980 a Parigi, all’età di 69 anni.
E’ universalmente riconosciuto come uno dei più grandi fotografi del ventesimo secolo.
Izis è riuscito a trasmettere la passione per la fotografia anche al figlio Manuel, nato nel 1938 e fotografo per le riviste L’Express e Le Point, oltre che per diverse agenzie fotografiche.